La questione della riapertura degli ospedali di Venafro e Larino tiene ancora banco e, questa volta, a ritornare sull’argomento sono stati Rosa Alba Testamento e Fabrizio Ortis, Portavoce del MoVimento 5 stelle alla Camera e al Senato. Non si tratta di un semplice appello – come più volte avvenuto in questi giorni da parte di diverse figure del mondo politico regionale, e non solo – ma una vera e propria richiesta formale indirizzata al Ministro della Salute Speranza, al Capo della Protezione Civile nazionale Borrelli e al Commissario ad acta della Sanità del Molise Angelo Giustini. Fra i destinatari, dunque, non compare il Presidente della Regione, Donato Toma. Le ragioni di questa omissione trovano giustificazione nelle parole stesse dei due parlamentari che hanno definito l’atteggiamento del governatore in merito a questa vicenda, “ondivago e confusionario”. Il riferimento è alle stesse dichiarazioni di Toma che – com’è noto – in un primo momento aveva annunciato ai molisani la riapertura dei due ospedali al fine di fronteggiare l’emergenza, salvo poi ritornare sui propri passi in favore dell’attivazione di ospedali da campo. “Appare a dir poco discutibile – hanno scritto nella nella lettera Ortis e Testamento – la volontà di utilizzare risorse pubbliche per ‘tende’ che poi non serviranno più, quando sul territorio esistono già strutture ospedaliere, come quelle di Venafro e Larino, confortevoli, nuove, perfettamente a norma, lasciate ‘libere’ dallo smantellamento della sanità pubblica effettuato in questi anni, pronte all’utilizzo e capaci di garantire giusto decoro e dignità ai pazienti”. A detta dei due parlamentari M5s, i fondi da destinare alla realizzazione degli ospedali da campo potrebbero, invece, essere utilizzati per attrezzature, strumentazione medica e personale. “Non è difficile ipotizzare – hanno concluso i pentastellati – quali interessi e soggetti siano scesi in campo per ostacolare anche in queste settimane la riapertura delle strutture ospedaliere di Larino e Venafro, gli stessi che da anni peraltro si oppongono al rilancio della sanità pubblica molisana”. Aspetti che, evidentemente, merito una più attenta e scrupolosa indagine e dei quali Testamento e Ortis promettono di farsi carico. Lo stato di emergenza, ad ogni modo, impone velocità e tempestività nelle scelte, dunque l’appello rivolto a  Speranza, Borrelli e Giustini è di “seguire attentamente le vicende molisane e di contribuire a indirizzarle nel modo migliore”.