Succede troppo spesso in Molise che un’azienda fallisca. Centinaia di lavoratori, da un giorno all’altro, si trovano senza lavoro. E’ difficile quindi resistere e troppo spesso la decisione è quella di andare via.

Ma può succedere anche che lavoratori di un’azienda che fallisce non stanno a guardare. Non si rassegano. Non si arrendono.

Sono alcuni ex dipendenti dell’Ittierre che decidono di investire il loro know-how, maturato negli anni, e dare vita ad un progetto di autoimprenditorialità. Nasce così, nella zona industriale di Miranda, in provincia di Isernia, Modaimpresa. In un territorio strategico, in quanto limitrofo con Campania, Puglia, Abruzzo e Marche.

Nel periodo di emergenza sanitaria legata al Coronavirus, l’azienda che produce capi di alta moda, si è convertita alla produzione di mascherine con filtro.

“Una scelta obbligata – ha spiegato Romolo D’Orazio, amministratore delegato. – Siamo stati investiti dallo tsunami del coronavirus nel pieno della campagna della raccolta ordini autunno-inverno 2020, e nelle consegne primavera-estate 2020. In una settimana ci si è bloccata la raccolta ordini e la fatturazione della merce già prodotta”.

A quel punto le scelte erano due. Chiudere e mettere i 35 lavoratori in cassa integrazione o inventarsi qualcosa. L’idea di produrre mascherine è nata quasi per caso. Tutto è partito dalla richiesta da parte di una casa di cura. Sono stati quindi realizzati dei prototipi che sono stati testati e da lì è partita la produzione.

Una produzione che, terminata l’emergenza, andrà di pari passo con quella di abbigliamento di alta moda per cui l’azienda è nata.

L’azienda quindi acquisterà dei macchinari con cui sarà possibile produrre 150 mila mascherine chirurgiche al giorno, oltre che altri presidi medici come cappellini, calzari e tutto ciò che può essere producibile in questo settore.

“Diventerà – ha spiegato D’Orazio – una linea di produzione alternativa a quella esistente. E il risultato più grande sarà quello di non licenziare neanche una persona, considerando che il fatturato in questo momento è tendente allo zero”.

Anche con la vendita delle mascherine si sta tamponando la situazione economica. Tutti i dipendenti dell’azienda che non produce beni di prima necessità, sono a lavoro.

“Nessuno è stato messo in cassa integrazione o licenziato e stiamo andando avanti con la vendita delle mascherine”. La speranza dell’Amministratore Delegato è che “questa linea alternativa unita con quella esistenteze non mandi a casa nessuno”.

La storia di Modaimpresa è una storia di riscatto. E’ un progetto di autoimprenditorialità, con nessun imprenditore alle spalle. Sono una serie di persone che si sono messe insieme guidate da un Amministratore Delegato. E in una situazione di emergenza come quella attuale, ci si è trovati di nuovo difronte al baratro. Si rischiava di fallire e quei dipendenti di nuovo senza lavoro. Ma anche in questo caso si stanno rialzando in questo territorio che è martoriato.

Un esempio che negli anni ha avuto attenzione anche a livello nazionale, perchè è una sorta di workers buyout, che difficilmente si è vista. “Solitamente – spiega D’Orazio – sono i manager che ricomprano l’azienda, ma che i lavoratori si mettano insieme e ricostruiscano un settore è abbastanza difficile. Quindi – dice con orgoglio – già siamo un caso di riscatto e di speranza. Noi spesso ci definiamo l’antidoto alla rassegnazione che c’è nei nostri territori. E stiamo dando un segnale forte, perchè non è detto che in questi territori non si possa fare impresa. E la speranza è quella di aver dato un piccolo stimolo ad altre realtà imprenditoriali”.

Un riscatto doppio dunque perchè anche in questa situazione l’azienda stava per morire. Ma ora “contiamo di rialzarci prima del fischio finale della partita”.

Una partita che i lavoratori vogliono vincere ancora una volta. “Ogni passo che è stato fatto – ci dice Concetta Evangelista, una dipendente dell’azienda – è stato fatto con le nostre forze, abbiamo iniziato tutti insieme montando i mobili dell’azienda. Portare avanti un’azienda non è facile, capisco quelli che vanno via ma vorrei che tutti facessero qualcosa per rimanere qui, anche autoimprenditorialità non sarebbe male. Noi ce l’abbiamo fatta e non è impossibile”.

Un bel segnale quello lanciato da Modaimpresa. Fare impresa in Molise è possibile e questa azienda ne è l’esempio. Ma è anche l’esempio che ricominciare e reinventarsi è un messaggio forte che il territorio deve cogliere.