Su quel che accadrà oggi, 20 aprile, in Consiglio regionale per l’approvazione del Bilancio, l’avvocato Vincenzo Iacovino ha ipotizzato diversi scenari. Scenari che inequivocabilmente non lasciano spazio a ulteriori prospettive.

Il Presidente della Regione Molise ha deciso in un momento drammatico di azzerare la Giunta regionale per garantirsi i numeri per l’approvazione del bilancio.

Il suo intento è far riacquisire lo status di Consigliere agli Assessori revocandoli dalle loro funzioni garantendosi così il loro voto, fiducia e devozione.

Così facendo Toma ha pensato di eliminare i Consiglieri Supplenti non in linea rimandandoli a casa. Rompendo così la fronda interna che si stava formando con il consigliere Iorio.

Peccato che la revoca della supplenza non la dispone il Presidente della Giunta bensì il Consiglio regionale ai sensi del comma 4 dell’art.15, che testualmente recita:

Qualora il consigliere sostituito cessi dalla carica di assessore, il Consiglio regionale dispone la revoca della supplenza nella prima adunanza successiva alla relativa comunicazione.

Ebbene allo stato risulta che i 4 consiglieri supplenti dei colleghi nominati assessori non siano stati convocati per la seduta del consiglio di oggi 20 aprile.

Quindi si possono verificare diverse ipotesi.

I consiglieri supplenti non si presentano perché non convocati: ogni delibera eventualmente adottata è nulla.

I consiglieri supplenti si presentano solo in parte: ogni delibera eventualmente adottata è nulla.

I consiglieri supplenti si presentano tutti sanando il vizio: a questo punto si dovrebbero astenere dal voto per evidente conflitto di interesse. Se questo accadesse la maggioranza potrebbe non avere più i numeri e potrebbe non essere disposta la revoca della supplenza. Questo sempre se la minoranza decide di fare la minoranza. In questo caso il consiglio regionale continuerebbe nella sua composizione originaria con mutati equilibri politici.

Una revoca dell’azzeramento: non garantirebbe più lo stesso equilibrio politico.

È il caso di dire che c’è stato “un’azzeramento boomerang”.