Si celebra oggi 23 aprile la Giornata mondiale del Libro e del diritto d’autore. Istituita dall’UNESCO nel 1996, quest’anno si celebra in piena emergenza coronavirus, ma vuole comunque essere una data importante per riscoprire il valore dei libri, anche e soprattutto per i ragazzi. Una piacevole abitudine che stimola la crescita personale, ma anche collettiva.

Una data non casuale quella scelta dall’UNESCO, infatti coincide con il giorno di morte, nel 1616, di tre scrittori pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare  e il poeta spagnolo Garciloso de la Vega.

Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”

Così scriveva Umberto Eco ed è una frase che racchiude il senso della lettura. Perchè leggere significa entrare nella vita di altri, immedesimarsi, scoprire e conoscere. Ridere e piangere attraverso gli occhi di quei personaggi che hanno vissuto in un’altra epoca, in un altro mondo. Ma significa anche ritrovarsi e riconoscersi in storie e racconti. Significa soprattutto conoscere e imparare.

Susanna Tamaro ha scritto

“Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro”

Ogni anno a questa giornata viene designata una capitale mondiale. Quest’anno la scelta è ricaduta su una città malese, Kuala Lampur, che si è impegnata fortemente per rendere la cultura un bene di tutti i cittadini, accessibile come l’acqua potabile.

L’emergenza sanitaria, le restrizioni e il lockdown hanno incentivato ancora di più la lettura. Tanti libri sono stati ripresi dagli scaffali e riletti in questi giorni in cui ognuno è stato costretto a restare a casa. Tanti libri cartacei e tanti altri digitali. Secondo i dati restano sempre i cartacei, però quelli preferiti dagli italiani che per  l’89,83% li preferiscono agli ebook.

Poter sfogliare le pagine di un testo, sottolineare o semplicemente sentire l’odore dei fogli per molti, incentiva di più la lettura. Il profumo irrinunciabile della carta e il piacere nello sfogliare fisicamente le pagine sono essi stessi parte integranti dell’atto di leggere.

E oggi proprio in occasione di questa giornata, non sono mancati gli appuntamenti virtuali per celebrare il libro. Frasi, foto, riflessioni hanno inondato i social, anche in Molise.

Leggere molto è uno dei cammini che conducono all’originalità; uno è tanto più originale e peculiare quanto più conosce ciò che gli altri hanno detto”.

                                                                                          Miguel de Unamuno