Vive e lavora a Santa Croce di Magliano. Artista e architetto si è formato negli anni Ottanta a Roma, dove ha avuto modo di assistere alle lezioni universitarie di Filiberto Menna, attento indagatore dei sistemi linguistici dell’arte contemporanea. Fin dagli esordi la ricerca di Mascia si è indirizzata verso l’arte non figurativa, sulla scia di una naturale inclinazione verso gli esiti del neoplasticismo olandese, delle avanguardie russe, dell’arte concettuale e del concretismo.

Nel suo percorso l’artista ha sentito spesso l’esigenza di confrontarsi con vari maestri dell’arte contemporanea e in particolare con Lucio Fontana, a cui ha dedicato un ciclo di opere.

Il contatto con l’ambiente milanese, soprattutto con la Galleria Arte Struktura, diretta da Anna Canali, ha favorito l’adesione al movimento Madi nel 1996, ed è proprio all’interno della galleria milanese, sede ufficiale del Madi Italia, che nelle sue opere si è realizzata quella sintesi complessa tra istanza culturale del movimento, nato a Buenos Aires cinquanta anni prima, e la personale aspirazione a un’arte in grado di produrre oggetti con un’identità propria e indipendente dall’interpretazione mimetica o simbolica della realtà: oggetti estroflessi, articolati con incastri e geometrie insolite.