L’Organizzazione mondiale della Sanità ha infatti cambiato le carte in tavole e ha comunicato che non sarà più necessario avere il doppio tampone negativo per certificare la guarigione, e lasciare quindi i domiciliari. Saranno infatti sufficienti 3 giorni senza sintomi per tornare liberi. Indipendentemente dalla gravità dell’infezione.

Come riportato dal Corriere, i nuovi criteri imposti dall’Oms sono essenzialmente due. I pazienti sintomatici dovranno aspettare 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, e almeno 3 giorni senza sintomi, questo vale anche per febbre e sintomi respiratori. Per i pazienti asintomaticisi parla invece di 10 giorni dopo il risultato del tampone positivo. Questo vuol dire che se un soggetto ha avuto sintomi per due giorni, dopo 10 giorni+3, ovvero 13 dall’inizio dei sintomi, potrà uscire dall’isolamento. Se un paziente ha avuto invece sintomi per 14 giorni, potrà dirsi libero allo scadere del 17° (14+3). Se i sintomi hanno invece avuto una durata di 30 giorni, verrà considerato fuori dall’isolamento al 33esimo giorno (30+3).

È stato inoltre evidenziato come l’isolamento abbia un impatto negativo sia sulla salute fisica che psichica delle persone. Le nuove regole dell’Organizzazione mondiale della sanità servono quindi a ridurre il periodo di isolamento a molti pazienti che non sono rischiosi né per se stessi, né per gli altri individui.