La settimana appena trascorsa si caratterizza per un dato che non ha lasciato di certo indifferenti gli italiani: l’aumento dei contagi da Covid-19 che, nella maggioranza dei casi, è da collegare all’ingresso nel Paese di cittadini stranieri. Est Europa e Sud America sono, al momento, le aree interessate dal fenomeno migratorio stagionale, nonostante l’alta percentuale di casi registrati in rapporto alla popolazione, come rivelano i dati ufficiali.

Com’è noto, anche il Molise ha fatto registrare due nuovi cluster di importazione, quello venezuelano a Campobasso e il kosovaro nella provincia di Isernia; persone rientrate in Italia evidentemente prima dell’ordinanza firmata dal Ministro Speranza che ha imposto il blocco dei voli (ma anche di treni e altri mezzi) proprio dall’area slava, in aggiunta alla lista già stilata in precedenza che comprende anche altri paesi dell’Est Europa, oltre ad alcuni stati dell’America meridionale.

Una lista buttata giù in base alle percentuali di contagio, dunque questi Paesi sono risultati quelli con il maggior numero di casi in relazione al numero di abitanti. “Il numero di nuovi casi nel mondo – ha dichiarato il Ministro della Salute nella giornata di ieri – continua a crescere in modo preoccupante. Ieri sono stati registrati 284.196 positivi in più, in sole 24 ore. Dobbiamo tutelare il nostro Paese dentro un quadro internazionale che sta peggiorando. Viviamo in un solo pianeta. Questa battaglia si vince con determinazione e solidarietà”. 

E dunque, la nuova ordinanza a firma Speranza dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria, misura già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen. “Il virus non è sconfitto e continua a circolare” – ha ribadito il Ministro, invitando, nuovamente, ad agire con prudenza e attenzione.

I pareri dei cittadini sono assai discordanti sulla decisione imposta dal Ministro: da un lato, c’è chi plaude all’iniziativa, dall’altro, invece, i contestatori di Speranza che giudicano l’ordinanza ingiusta e anacronistica. “Fino a 15 giorni fa – scrive un cittadino sulla pagina Facebook del Ministro – si poteva rientrare senza quarantena da tutti i paesi del mondo. Perché non lo avete fatto prima?”, o ancora: “Il decreto è ingiusto perché ci impedisce di vedere nostra figlia che studia in Italia e ha bisogno del nostro aiuto perché ha problemi di salute”. 

Demandare la responsabilità dei contagi ai soli cittadini stranieri appare, ad ogni modo, un’analisi parziale del fenomeno, escludendo da ogni considerazione l’effettivo contributo che i cittadini italiani stanno apportando alla causa, in materia di sicurezza e rispetto delle regole. Se è vero, com’è vero, che alcuni focolai si sono generati per via di positivi provenienti da Paesi infetti, è altrettanto vero che alcuni comportamenti di “casa nostra” non si distinguono per rigore e senso di responsabilità. La movida è, in quest’ottica, l’altro grande problema che sta interessando il nostro Paese dove, non più tardi di qualche settimana fa, si è tentato di parlare e ragionare in merito all’abbassamento dell’età media dei contagiati. Una notizia che ha campeggiato per qualche ora sulle pagine dei giornali ma che, a conti fatti, non sembra reggere il confronto con l’attuale interesse per i contagi da importazione.