In diretta dal Senato, intervistato da Matteo Valerio per Rainews 24, il segretario della Lega, Matteo Salvini, commenta l’annuncio di Matteo Renzi che si dice pronto a votare favorevolmente per il rinvio a giudizio sul caso “Open Arms”.

“C’è una piccola parte di Magistratura che fa politica – ha esordito Salvini – lo abbiamo visto con il caso Palamara, lo vediamo ai danni del Governatore della Regione Lombardia, indagato per aver regalato dei camici da parte di una azienda, mentre in Regione Lazio Zingaretti ha sperperato 14 milioni di euro per mascherine mai arrivate e nessuno lo sfiora. Detto questo, non siamo qui a fare “piangina” come si dice a Milano: se devo andare a processo, ci vado, dimostrando che ho difeso il mio Paese, i confini, la sicurezza, l’onore e la dignità. Qui si tratta di una nave spagnola che ha raccolto immigrati in acque libiche, maltesi, non è voluta andare a Malta o in Spagna e voleva venire in soggiorno-vacanza a Lampedusa. Averli bloccati cinque giorni in attesa che l’Europa si svegliasse è stato il minimo del mio dovere”.

In merito alla dichiarazione del leader di Italia Viva, il senatore leghista ha aggiunto: “A Renzi non credono più neanche i suoi genitori. Parliamo di cose serie. Dire di sì, equivale a dire che chiunque in giro per il mondo può decidere di venire in Italia, fregandosene delle leggi, dei confini, dei divieti e dei problemi sanitari; in questi ultimi tre giorni sono sbarcati più di mille immigrati, molti dei quali sono spariti e se ne vanno in giro, mentre a noi, giustamente, impongono divieti. Se qualcuno merita un processo, è l’attuale Governo”.

Il senatore mostra alla telecamera un grafico relativo agli sbarchi registrati in Italia, mettendo a confronto due colonne di diverso colore attestanti i dati riferiti all’anno scorso e quelli attuali, evidenziando la sostanziale differenza nel numero. “Gli sbarchi di quest’anno sono il quadruplo – afferma il leader leghista – giudichino gli italiani se deve essere processato chi ha contrastato gli scafisti o chi li sta aiutando. Non sono preoccupato e l’unica cosa che mi secca è dover spiegare ai miei figli che il papà non è un delinquente ma ha fatto ciò che ha fatto nel rispetto della legge”.