Oggi è una data importante per la scienza e per l’Italia, in particolare: allo Spallanzani di Roma è stata iniettata la prima dose di vaccino anti Covid che segna, di fatto, l’inizio della sperimentazione sull’uomo.

A dare l’annuncio, Antonella Folgori, amministratore delegato di Reithera, società italiana di castel Romano, centro di ricerca e officina manufatturiera che, di concerto con l’istituto Spallanzani, ha avviato questa importante campagna di sperimentazione.

90 i volontari italiani che hanno scelto di affiancare gli scienziati in questa delicata operazione, una donna 50enne la prima paziente a sottoporti al test del vaccino; seguiranno altre due fasi, prima con 500-1000 volontari, poi si spera di giungere alla cifra di 10mila persone (probabilmente scelte nei paesi a maggior incidenza virale).

Sui tempi c’è ancora molta incertezza ma, nell’ipotesi che la sperimentazione vada a buon fine, il vaccino potrebbe essere disponibile già nella prossima primavera.

Entusiasta il Ministro per la Salute, Roberto Speranza, che ha dichiarato: “Le intelligenze e la ricerca del nostro Paese sono al servizio della sfida mondiale per sconfiggere il Covid”.