“Su certi problemi stiamo tornando indietro di 25 anni”. Queste le parole di Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Il riferimento è al Coronavirus e all’impatto devastante che la pandemia ha avuto e sta tutt’ora avendo non soltanto sulla salute dei cittadini ma anche sulla lotta ad altri grandi problemi che affliggono il nostro pianeta. Ed è proprio questo il tema di “Nations United – Urgent Solutions For Urgent Times”, un cortometraggio diretto da Richard Curtis e lanciato ieri, 19 settembre.

“Nations United” ha come obiettivo quello di mostrare agli spettatori i “molteplici punti di svolta” che il pianeta deve affrontare e gli interventi che potrebbero aiutare a raggiungere determinati obiettivi nel prossimo decennio. Il regista del cortometraggio, già sostenitore di cause legate allo sviluppo sostenibile e famoso per aver diretto film come “Quattro matrimoni e un funerale” o “Love Acually”, ha dichiarato che “nessuno avrebbe potuto prevedere la crisi e l’incertezza in cui viviamo, ma la pandemia ci ha anche dato la grande opportunità di capire quanto siamo vulnerabili e come possiamo cambiare in meglio”. Attraverso “Nations United” – conferma il regista – “vogliamo raccontare la storia di come sfrutteremo questo momento per trasformare radicalmente il nostro pianeta in meglio e delineare le soluzioni che porteranno a un vero cambiamento globale”.