Uno dei più autorevoli quotidiani mondiali ha lanciato lo scoop: Donald Trump, ha pagato solo 750 dollari di tasse federali sul reddito nel 2016 e altri 750 nel 2017. Non ha pagato alcuna imposta sul reddito in 10 dei 15 anni precedenti, in gran parte perché ha denunciato di aver perso molto più denaro di quello che ha guadagnato”.

Immediata la reazione del presidente che, durante una conferenza stampa, ha smentito duramente le informazioni: sono tutte “fake news”, ha assicurato. E dalla Trump Organization, l’avvocato Alan Garten ha fatto sapere che “la maggior parte, se non tutti, i fatti sembrano essere inesatti”.

L’immagine che viene fuori dallo studio delle dichiarazioni fiscali racconta “una storia fondamentalmente diversa da quella che lui ha venduto al pubblico americano” ovvero “un uomo d’affari che incassa centinaia di milioni di dollari all’anno eppure accumula perdite croniche che impiega in modo aggressivo per evitare di pagare le tasse”.

Uno scoop che il direttore del NYT ha ritenuto giusto rendere noto ai cittadini e a ragion veduta: “Crediamo che i cittadini debbano conoscere il più possibile i loro leader e rappresentanti, le loro priorità, le loro esperienze e anche le loro finanze. Ogni presidente dalla metà degli anni ’70 ha reso pubblici i suoi dati fiscali. La tradizione garantisce che un rappresentante con il potere di scuotere i mercati e cambiare la politica non cerchi di trarre vantaggio finanziario dalle sue azioni. Trump, uno dei presidenti più ricchi nella storia della nazione, ha rotto con questa pratica”.