di Alessandro Matticola

 

Trump è umano. Lo aveva dimostrato con la dipartita del fratello quest’estate. Lo dimostra ora in una prova ben più difficile.

Anche il primo tra i paladini del negazionismo sulla pericolosità del coronavirus, che si è ricreduto su questo aspetto, ha dovuto gettare le sue armi difronte alla realtà delle cose.

Il presidente USA, di ritorno dal confronto con Joe Biden, ha scoperto di essere stato infettato dal covid-19 insieme alla moglie. Il contagio sarebbe stato trasmesso da Hope Hicks, collaboratrice di Trump per la campagna elettorale, anche lei sull’Air Force One sulla rotta per Cleveland.

Salgono così gli inquilini della Casa Bianca positivi al virus. Katie Miller, portavoce del vice di Trump, Mike Pence, insieme ad alcuni agenti di scorta. Poi Kimberly Guilfoyle, nuora del Presidente e a luglio si era ammalato il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brien.

L’annuncio è stato dato su Twitter. Joe Biden – che non si è ancora espresso sullo stato di salute dello sfidante – durante il confronto televisivo era stato attaccato da Trump proprio per l’uso della mascherina. Il Karma o semplicemente mancanza di senso di responsabilità?

Fatto sta che adesso la campagna elettorale è compromessa. La Hicks sta male, ha sviluppato i sintomi e l’appuntamento in Florida è già stato annullato. Wall Street ha risentito della notizia e sta crollando. Una campagna elettorale inedita, di cui questo è l’ultimo colpo di scena. E così anche gli USA dovranno modificare le modalità classiche per i comizi in pubblico.

Come è accaduto per Berlusconi in Italia, anche in America il guerriero ha dovuto posare le armi e ammettere i suoi limiti, a cominciare dal negare la pericolosità del virus.

L’augurio, naturalmente, è che il Presidente guarisca presto.