Quella appena trascorsa è stata una stagione estiva con un riscontro tutto positivo per quanto riguarda il turismo in Molise. Ne hanno parlato le cronache nazionali. La nostra regione è stata la meta prescelta anche da chi incuriosito si è imbattuto in un territorio tutto da scoprire e che non ha nulla da invidiare ad altre realtà. Sicuramente una buona spinta a questo risultato è stata data dalla pandemia. Molti hanno pensato che in un territorio poco conosciuto si poteva essere più sicuri e il distanziamento necessario era quasi naturale.

E così proprio per questo il Molise, insieme alla Toscana, risulta la regione più virtuosa a fronteggiare il Covid.Una novità per il 2020 dove il Molise risulta la regione con il più alto Covid Safety Index, che misura la percezione dei viaggiatori relativamente alle misure anti-coronavirus adottate da hotel, ristoranti e attrazioni.

Il riconoscimento è stato assegnato in occasione della TTG Travel Experience, la più importante fiera del turismo B2B in Italia andata in scena in questi giorni a Rimini.Ma alla consegna dei premi,  il Molise è stata presente solo virtualmente. Infatti, il vicepresidente della Regione e assessore al Turismo, Vincenzo Cotugno, è intervenuto in diretta parlando del “lavoro fatto in questi mesi e gli obiettivi futuri per continuare a rendere altamente attrattiva la nostra splendida regione! Un grazie ed un plauso – ha detto – a tutti gli operatori molisani che con la loro attenzione e sensibilità sono stati i protagonisti di questo riconoscimento!”.

Un premio meritato per il Molise, ma soprattutto per quanti in questi mesi – nonostante le difficoltà e la mancanza di un Piano strategico per il turismo – si sono adoperati per accogliere turisti. Per rendere accogliente la permanenza dei visitatori, che così come testimoniato da più parti, si sono sentiti a casa.Sul mancato ritiro del premio è intervenuto anche il portavoce del MoVimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Angelo Primiani, il quale sottolinea che i vertici istituzionali in tema di turismo sono del tutto assenti.

“I vertici istituzionali, – scrive – non stanno muovendo un dito per supportare il settore e dargli una visione. E non stanno facendo nulla nonostante 1 milione e 300.000 euro spesi per stilare un discutibile ‘Piano strategico’ per l’intero comparto. Un Piano che, da cronoprogramma, entro settembre doveva portare in Consiglio regionale il Testo unico sul Turismo di cui al momento invece non vi è traccia. Ma ciò che manca è la visione”.

Secondo Primiani i tanti turisti arrivati in Molise dovevano servire anche “per ottenere finalmente una solida base di dati utile a raccogliere l’opinione di quanti sono arrivati in regione, comprenderne il grado di soddisfazione, quindi capire quali e quanti servizi realizzare o migliorare. Invece nessuno ha pensato di somministrare alcun questionario, nemmeno di conteggiare le presenze, la distribuzione sul territorio. Nulla”.

Il pentastellato accusa la Regione di essere dormiente. “Realizzare un Piano, peraltro discutibile, e un paio di video promozionali non può essere sufficiente a sostenere il settore. Come insufficienti sono le notizie riguardanti la stagione invernale alle porte o le attività che già dovrebbero essere in programma per la prossima stagione estiva. È la conferma che in Molise – continua Primiani – la programmazione, quando si fa, è improvvisata e discontinua. E allora, forse, l’assenza a Rimini va vista come una sincera ammissione di inadeguatezza da parte dei vertici istituzionali”.

La stagione estiva 2020 ha effettivamente dato una marcia in più alla nostra regione. Ha fatto (ri)scoprire posti nuovi, grazie anche all’operato di tanti volontari e degli operatori del settore, che come dichiarato più volte, hanno fatto fatica a ripartire. Molti sono stati i turisti arrivati in Molise con la voglia di tornarci e di ritrovare angoli incontaminati, la lentezza che caratterizza questa terra, la cordialità e l’accoglienza, l’arte e la cultura.

Allora quando torneranno o nuovi turisti arriveranno facciamoci trovare ancora più preparati. Offriamo loro il tanto che abbiamo, senza però far perdere la sua unicità. Perché evidentemente è da questo che si dovrebbe partire e rendere il turismo in Molise unico nel suo genere e forse poi tanti altri premi potremmo ottenere.