di Alessandro Matticola

La pioggia non ha fermato l’amore. L’amore non lo può fermare niente. E soprattutto non ha colore.

E con questa forza Arcigay è scesa in piazza questa sera, per dimostrare che l’amore non ha colore ne forma, sfidando anche la pioggia, oltre al coronavirus, che pare abbia deciso di scendere giù proprio quando è iniziato il sit-in.

Tanti gli interventi durante la manifestazione, moderata da Sara Ferri che ha voluto rimarcare la sua vicinanza all’associazione. Era presente buona parte della giunta comunale tra cui la vice sindaco Paola Felice, l’assessore Luca Praitano e i consiglieri Vinciguerra e Gravina.

Ed erano presenti anche i consiglieri del Pd Chierchia, Salvatore, Trivisonno e l’ex presidente del Consiglio Comunale Michele Durante.

La prima a prendere la parola è stata la Presidente di Arcigay Molise Luce Visco che ha subito posto l’attenzione sulla legge in discussione alla camera sull’omotransfobia. Troppe le persone che hanno paura di tenersi per mano per strada e che hanno paura di amarsi per come sono per il rischio di subire violenze e discriminazioni. Luce Visco ha ricordato che era dal 2006 che non si parlava di omotransfobia in politica, ma la legge in discussione non è esaustiva. Così come viene istituita la giornata contro la violenza omotransfobica il 17 marzo e vengono istituiti i centri antiviolenza, non viene punito il reato di propaganda e soprattutto è presente il cosiddetto emendamento “salva idee” o “salva omofobi”, secondo cui un epiteto espresso come libera opinione non costituisce reato. Un emendamento che di fatto svuota la legge del suo intento.

Luce Visco ha ricordato anche che il Molise non è esente dall’omofobia e che sono tanti i ragazzi che non possono vivere apertamente la loro sessualità. Tema questo ripreso più volte durante la serata.

Lo ha ripreso Bibiana Chierchia, che dopo aver chiesto scusa a nome del Pd per il ritardo nell’approvazione della legge, ha testimoniato come nel suo ruolo di insegnante si ritrova a vivere situazioni in cui i ragazzi non possono esprimere liberamente il proprio modo di essere.

Lo ha ricordato l’Unione degli Studenti, ricordando anche la mancanza di una seria educazione sessuale nelle scuole, soprattutto inclusiva, che tenga conto delle diversità di genere.

Lo ha ricordato Fiume Volpe, nel raccontare le discriminazioni subite a 15 anni per il centro di Campobasso a causa della sua bisessualità e il suo riscatto al Gay Pride organizzato dalla scorsa amministrazione.

Gay Pride ricordato anche da Michele Durante nel suo intervento, che ha sottolineato come non si trattasse di un “fenomeno da baraccone”, ma di un evento maturo e consapevole, nel rispetto delle diversità

Altrettanto importante è stato l’intervento della vice sindaco Paola Felice, che ha annunciato l’adesione dell’amministrazione comunale alla rete “Re.A.Dy”, la rete degli ente locali contro le discriminazioni di genere.

E non meno importante è stato l’intervento della Psicologa Fiorella Massucci che ha rimarcato il ruolo degli psicologi nella corretta informazione sull’orientamento sessuale e soprattutto ha rimarcato che non si tratta di una patologia e per tanto non vi sono cure, in riferimento alle terapie correttive che spesso vengono esercitate, a volte con esiti tragici.

La pioggia ha provato a rovinare questa serata all’insegna della diversità, ma non ci è riuscita, così come non ci è riuscito il coronavirus che sta prepotentemente tornando a contagiare.