In Italia, alla data del 31 dicembre 2019, prima della pandemia di coronavirus, i posti letto in terapia intensiva erano 5.179. A causa dell’emergenza sanitaria sono stati creati nuovi posti letto aggiuntivi: il decreto Rilancio ne ha programmati 3.553, molti dei quali sono in fase di completamento. Il totale, nel giro di poco tempo, dovrebbe arrivare a 8.732. Per ora, secondo gli ultimi dati disponibili (relativi al 9 ottobre) i posti letto effettivi sono 6.458.

Nel monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss, relativo al periodo 5-11 ottobre, si legge che l’allerta per la tenuta delle terapie intensive riguarda soprattutto 10 Regioni, nelle quali il rischio è definito alto: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta. Qui c’è una probabilità da alta a massima di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese. Le regioni segnalate col livello più alto di rischio per questo parametro sono Lombardia e Liguria.

In Molise i posti letto in terapia intensiva pre-Covid erano 30. Con il decreto Rilancio sono stati programmati altri 14 posti letto. Alla data del 9 ottobre, contando quelli già stabilizzati del piano Arcuri, il numero dei posti letto è arrivato a 34. I posti per 100mila abitanti in regione sono 11,1 (con la soglia di sicurezza del governo fissata a 14). Secondo i dati del bollettino del ministero della Salute del 18 ottobre, in Molise non ci sono posti letto occupati nelle terapie intensive regionali da pazienti Covid.