L’Italia è oggi in una situazione “diversa” rispetto a quella di marzo anche se “molto critica”. Non lo nasconde il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa alla Camera sull’andamento della pandemia e la necessità che ha spinto ad adottare urgentemente un nuovo dpcm, domenica scorsa.

Il premier ricorda che si è ancora “dentro la pandemia e che è necessario rimanere “vigili e prudenti” e “flessibili” nel valutare l’andamento dei contagi ed annuncia che si è “pronti a intervenire nuovamente se necessario”. Ribadisce che non vi sarà alcun aumento delle tasse, sottolinea che la Cassa integrazione sarà rifinanziata e, a Montecitorio, specifica che lo sarà con 5 miliardi di euro.

Il premier durante l’intervento è tornato sul rapporto con i comuni e con le Regioni: il governo – sottolinea di nuovo – tornerà a dialogare, in spirito di leale collaborazione” e ricorda che molte di queste hanno già introdotto misure “più restrittive” di quelle previste dal provvedimento del governo perchè, ha già detto Conte ieri in Senato, “dobbiamo gestire con loro questa fase dell’emergenza che richiede” come ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “il coro sintonico delle nostre istituzioni e delle loro attività’ che ‘solo può condurci a superare queste difficoltà’ perseguendo una strategia condivisa, responsabile ed efficace”.