L’ultimo Dpcm del governo Conte, entrato in vigore nella giornata di ieri 26 ottobre, non piace. E ad essere scontenti sono un po’ tutti. In particolare le nuove decisioni del governo non piacciono a ristoratori, addetti ai lavori del mondo cinematografico, gestori di piscine e palestre. Ma perplessità sono state manifestate anche dalle Regioni, che chiedono al Governo di apportare delle correzioni. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha commentato che sarebbe stato meglio chiudere i centri commerciali il sabato e la domenica, dove si affolla più gente, piuttosto “ristoranti, teatri, cinema e palestre che rispettavano le regole”.

E dalle 18.00 di ieri, quando hanno dovuto abbassare le saracinesche delle loro attività, ristoratori, commercianti, ma anche titolari di palestre e piscine sono scesi in strada in diverse città d’Italia per esprimere il proprio dissenso alle decisioni prese dal governo. Manifestazioni non affatto pacifiche che hanno creato momenti di tensione. Diversi gli scontri tra i manifestanti e forze di Polizia.

Anche in Molise i titolari di diverse attività commerciali hanno deciso di far sentire la propria voce e il loro dissenso alle nuove restrizioni. FederComTur e Apem hanno organizzato una manifestazione pacifica per la giornata di oggi 27 ottobre alle 15.30 davanti alla sede del Consiglio regionale in via IV novembre, a sostegno della categoria di bar, ristoranti, pub enoteche, pizzerie.  Un’altra manifestazione invece ci sarà domani 28 ottobre alle 10.30 davanti alla sede della Prefettura a sostegno del comparto sportivo, per esternare il disappunto sulle decisioni prese con il nuovo Dpcm.

Riteniamo – si legge in una nota di FederComTur e Apem – che questa manovra vada a ledere definitivamente la categoria, portando alla chiusura della maggior parte delle attività, a tal proposito chiediamo al governo della regione Molise di ascoltare le nostre istanze da riportare al governo centrale”.