di Vitangelo Moscarda

C’è un personaggio che sembra la riproduzione fedele del Presidente Toma ed è il Marchese Onofrio Del Grillo, nobiluomo della Roma dei papi, reso celebre dal film di Mario Monicelli interpretato da Alberto Sordi.

C’è una scena in particolare dove Gasparino Er Carbonaro, un carbonaio che viene messo al posto del marchese per la sua somiglianza col nobile, dimostra di avere molti più doti nell’amministrazione delle finanze del Marchese rispetto al suo ragioniere.

E la scena si conclude con una richiesta di informazioni sul vino servito a pranzo, dove il carbonaio chiede “E ‘ndo stanno tutte ste botti e ste bottiglie, oltre che a casa tua?” mimando con la mano un furto.

Di furto non si può parlare, ma è lecito chiedere dove sia finita una certa somma.

Scorrendo i vari decreti emanati dal governo in questa emergenza per il coronavirus, vi è la cosiddetta “potenza di fuoco” di cui ha parlato Conte nel mese di aprile, alimentata anche dal decreto legge 34 dello scorso maggio, con cui si autorizzava a riprogrammare i fondi del cosiddetto “Patto per il Sud”, meglio noto come Fondo per lo Sviluppo e la Coesione territoriale.

Si scorre le delibere della Regione Molise e arriviamo alla numero 231 dello scorso 20 luglio che riportiamo in calce. E qui sgraniamo gli occhi.

Perché i fondi del FSC da riprogrammare e che non erano ancora stati riutilizzati ammontano ad una cifra astronomica: 138.229.616,98€.

E di questi 138 milioni e più, ne sono stati riprogrammati 88.535.713,98€ come segue:

  • 8 milioni per il Trasporto Pubblico Locale
  • 25 milioni per la ripresa delle PMI penalizzate dal covid
  • 10 milioni per interventi a favore dell’occupazione
  • 9 milioni e più per interventi a sostegno di società ed enti di promozione turistica, religiosa, culturale e sportiva.
  • 10 milioni per le attività didattiche, la formazione professionale e quella universitaria
  • 20 milioni per le filiere produttive
  • 1 milione per la digitalizzazione dei servizi
  • 5 milioni per le ordinanze di Protezione Civile

Dopo questa ordinanza, questi soldi sono spariti nel nulla. Non si sa che fine abbiano fatto questi 88 milioni riprogrammati, così come non si sa quale fine abbiano fatto i restanti 49 milioni e più che avanzavano dai fondi FSC.

Quindi la domanda sorge spontanea: caro Presidente Toma, ‘ndo stanno tutte ste botti e ste bottiglie?

E permettete un appunto anche all’opposizione.

Si è pronti a denunciare, giustamente, il noleggio di nuove auto di cortesia in questa che è una situazione emergenziale mai vista. Si è pronti a sostenere i manifestanti sotto la sede regionale. Poi spariscono ben 138 milioni nel nulla, soldi che potrebbero risolvere anche una parte di quei problemi, come il trasporto pubblico o le imprese in difficoltà a causa del covid. E l’opposizione resta muta, non apre bocca.

Viene emanata una delibera dove si deroga apertamente, in contrasto con la legge, alle misure di contrasto al coronavirus, laddove si permette liberamente di violare la quarantena, perché nulla vieta – decreti alla mano – ad un lavoratore di recarsi fuori regione, svolgere le sue mansioni e tornare a casa, ma anche qui nessuna replica.

La classe dirigente regionale sta fallendo miseramente, ma l’opposizione sia in grado di creare un’alternativa seria a questa classe politica.

Delibera n. 231

delibera 231