di Alessandro Matticola

Nella discussione relativa all’elezione del “nuovo” Presidente del Consiglio Regionale, ha trovato spazio anche l’intervento della consigliera Patrizia Manzo, che ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente dell’Ufficio di Presidenza e da ieri dal consigliere del M5S Angelo Primiani.

Un intervento molto denso, quello della Manzo, che lascia spazio anche ad alcune interpretazioni.

La pentastellata nel suo intervento, ha rimarcato l’importanza e l’esperienza che il ruolo fino a ieri ricoperto ha rappresentato nella sua vita politica, un ruolo – come ha dichiarato – “svilito, umiliato troppe volte nonostante i reiterati appelli al suo coinvolgimento nelle scelte che riguardano tutti i cittadini del Molise che noi qui rappresentiamo” considerato anche il ruolo di rappresentanza delle minoranze.

Altri tre temi sono emersi dall’argomentato intervento della Manzo non di poco conto: l’impegno nel ruolo svolto, il rispetto nei confronti degli altri colleghi e soprattutto il rispetto delle regole.

Quelle regole che, come afferma la consigliera, sono inderogabili come ad esempio il doppio mandato a cui fa riferimento nell’intervento e che, alla fine di questa legislatura, scadrà anche per lei e a cui, come ha dichiarato, non ha mai pensato di sottrarsi.

Valori imprescindibili che l’hanno fatta avvicinare al Movimento 5 Stelle 10 anni fa, ma vi è anche spazio per un altro messaggio posto alla fine del suo intervento: “Le molteplici e mutevoli forme in cui si manifestano i cosiddetti do ut des della dialettica politica non mi appartengono e mai mi apparterranno

E rileggendo l’intero intervento sorge spontanea una domanda: possibile un abbandono della Manzo dai banchi del Movimento 5 Stelle? O semplicemente l’affermazione ed il rispetto di un principio imprescindibile e rimarcato anche negli Stati Generali del Movimento della scorsa settimana?

Vittorio Nola, nel suo messaggio in occasione proprio degli Stato Generali, ha rimarcato come sarebbe auspicabile superare il principio dei due mandati proprio per sfruttare l’esperienza all’interno delle istituzioni. Aspetto che lo scorso weekend hanno rimarcato anche Roberto Fico e Luigi Di Maio.

Ma nel M5S permane anche uno zoccolo duro, quello che “teme una deriva partitica” del Movimento e che vuole che il M5S resti l’alternativa alla politica di partito, come sostiene il consigliere comunale Matteo Fallica.

L’intervento di Patrizia Manzo è stato molto sottile e carico di contenuti, che lasciano spazio a molte interpretazioni tranne che ad una cosa: il prosieguo del suo impegno in questa legislatura.

Resta da capire se sarà sempre tra i pentastellati oppure sotto un altro colore politico.