Il clima, nel corso degli anni, è cambiato. Nel tempo, infatti, abbiamo assistito all’aumento di fenomeni come trombe d’aria, alluvioni, ondate di calore. A documentare il cambiamento climatico è il nuovo rapporto dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente, una mappa dei territori colpiti da fenomeni meteorologici estremi tra il 2010 e il 2020. Nelle aree urbane gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno rivelando evidenti, con aumento della frequenza delle ondate di calore nelle aree urbane e delle alluvioni legate a un generale aumento delle temperature, come di cicloni e tifoni. Ma il dato più evidente è quello legato all’aumento delle precipitazioni, che annualmente in media, nei capoluoghi di regione nel periodo 2007-2016 sono aumentate del 2,9% rispetto al valore climatico.

Tra i capoluoghi dove le variazioni spiccano di più c’è Campobasso dove le precipitazioni sono aumentate del 28,7%. Il capoluogo di regione segue solo Palermo dove si è registrato il dato più alto, il 30,5% di precipitazioni in più. I dati allarmanti riguardano i valori estremi di temperatura. A Campobasso si sono verificati record in negativo con -3,8°C come Ancona e Bari. Inoltre i dati dimostrano che nel nostro capoluogo di regione, la variazione climatica in merito alla temperatura media è dell’8,9%. Per sopperire ai danni causati dai fenomeni climatici sono stati necessari anche degli interventi e in Molise se ne registrano 235 per un totale di 140 milioni di euro. Il problema dei cambiamenti climatici deve dunque essere affrontato e secondo Legambiente “il Recovery plan deve mettere l’adattamento al clima di città e territori al centro delle priorità, con un piano d’adattamento e puntare alla prevenzione”.