In Francia l’autorità nazionale Has ha dato il via libera all’utilizzo per i maggiori di 16 anni del vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer-Biontech, giudicato “soddisfacente per la sua efficacia e tollerabilità”. Le vaccinazioni avverranno dando la precedenza alle persone più fragili e a quelle più esposte ai rischi di contagio.

Il giorno della Vigilia di Natale in Brasile sono arrivate 5,5 milioni di dosi di CoronaVac, il vaccino anti-Covid messo a punto dalla cinese Sinovac, che però non ha ancora ottenuto la certificazione dall’Agenzia brasiliana di sorveglianza sanitaria. Il governatore di San Paolo, Joao Doria, ha firmato un accordo con Sinovac per l’acquisto e la produzione nell’Istituto Butantan del CoronaVac e ha annunciato l’intenzione di cominciare il calendario di vaccinazioni il 25 gennaio.

L’Argentina ha scelto lo Sputnik V, il vaccino russo, di cui 300mila dosi sono arrivate nel Paese il 23 dicembre. Il farmaco permetterà di vaccinare i primi 150.000 cittadini e il presidente Alberto Fernandez ha annunciato che esiste un accordo con la Russia per la fornitura in gennaio e febbraio di 20 milioni di dosi di vaccino, sufficienti per immunizzare dieci milioni di argentini.

Gli Usa – dove la distribuzione dei vaccini è già iniziata – hanno raggiunto un accordo con Pfizer per acquistare altre 100 milioni di dosi, raddoppiando la fornitura per gli Stati Uniti, e il governo ha accettato di pagare 1,95 miliardi di dollari per il quantitativo aggiuntivo.