di Miriam Iacovantuono

La magia del cioccolato, quel sapore inconfondibile che non scontenta nessuno, il gusto di un elemento che mette tutti d’accordo e intorno a cui è nata la grandiosità di Shockino, il cioccolatino componibile. Un’idea che nasce nel 2014 dalla visione creativa del molisano Piergiorgio Carozza e del sardo Gabriele Cossu e che si è concretizzata in Molise. Ai due inventori e co-fondatori e soci si sono uniti altri investitori esterni alla regione che hanno creduto nel territorio e nel progetto e hanno investito in una regione con potenzialità forti e una bellezza unica.
Nel 2015 Shockino ottiene la Menzione d’Onore Compasso d’Oro Internazionale ed è anche presente nella selezione ADI INDEX. Il Compasso d’Oro è il più antico, ma soprattutto il più autorevole, premio mondiale dedicato al design. Dopo due anni di test e verifiche, Shockino assume una nuova configurazione societaria, con l’obiettivo di curare tutti gli aspetti relativi alla ricerca, produzione e commercializzazione di
prodotti ad alto valore aggiunto. Piergiorgio racconta questa esperienza e di come quella che era solo un’idea è diventata un’impresa a Ferrazzano.

“Nel 2016 abbiamo deciso di investire in un laboratorio produttivo di nostra spontanea volontà insieme a degli investitori esterni per poter dare ancora di più forza a questo progetto che nasceva nelle nostre teste ma di cui mancava il contorno della filiera delle materie prime e di innovazione continua. Abbiamo aperto questo laboratorio in Molise, a Ferrazzano dove facciamo ricerca, sviluppo produzione e tutto il processo di innovazione continua perché seguiamo anche la filiera della parte innovativa e della parte di sviluppo creativo delle ricette”.

E come per chi decide di fare impresa e soprattutto in Molise non sono mancate le difficoltà. Piergiorgio e Gabriele sono nati con altre competenze e si sono messi in gioco e soprattutto si sono formati. In particolare Piergiorgio si è formato come cioccolatiere e ha fatto formazione con un cioccolatiere calabrese che gli ha permesso di imparare il mestiere e capire cosa c’è nel mondo del cioccolato.

 

“Dopo questa esperienza ho voluto creare un laboratorio intorno a un prodotto che è innovativo per cui anche quello che abbiamo creato come struttura produttiva si è creata intorno a un prodotto. E quindi è un caso esemplare dove non nasce un prodotto da un’azienda, ma è un’azienda che nasce intorno a un prodotto. Quindi da questo brevetto abbiamo creato un’azienda intorno dove ci siamo configurati nella produzione per fare questo”.

Difficoltà poi anche perché si tratta di un comparto già saturo di suo e per questo Piergiorgio e Gabriele hanno puntato tutto su quello che era il loro elemento più importante e cioè il design e la caratterizzazione di un prodotto unico al mondo. A questo si è affiancata la qualità costante
che cresce sempre di più fino a competenze nella ricerca di nuovi prodotti.

“Da Shockino abbiamo creato un’impresa che possa anche sostenersi in maniera autonoma anche a livello finanziario. Avere delle creme spalmabili che possono essere presenti tutto l’anno negli scaffali o creare tutta una serie di prodotti che cambiano la gamma, ci porta ad avere una gamma di prodotti che non è solo l’offerta Shockino come la pralina componibile. Dietro c’è tutta una ricerca che vuole creare un concetto univoco su un concetto di mix experience – un mix di esperienze e di gusti – che connotano un’esperienza unica per cui ci differenziamo nel mondo del cioccolato”.

È dunque un’idea innovativa che riporta alla mente il prodotto dell’artigiano che è unico nel suo genere. Il lavoro manuale di chi con maestria crea una serie di prodotti che anche se della stessa filiera sono uno diverso dall’altro, ognuno con la sua particolarità. Ed è lo stesso concetto che c’è dietro il cioccolatino componibile di Shockino, ogni cioccolatino è diverso, lavorato tutto manualmente. Un lavoro e un prodotto che poi si realizza con il contributo finale del consumatore che andrà ad assemblare il suo cioccolatino.

“La parte artigiana la vediamo nel cliente che si può gestire questo percorso emozionale facendo un qualcosa che manca nel comparto. È lui che compone mix experience e la propria selezione dei gusti. E’ un’artigianalità mista tra la nostra parte produttiva e soprattutto la parte che è affidata al cliente che quando compra un prodotto classico lo deve solo mangiare mentre in questo caso deve completare il lavoro”.

C’è poi un’altra componente che è quella dell’esperienza e dell’ergonomicità del prodotto. Shockino infatti nasce da tre elementi che sono sinergici. C’è una parte estetica che viene percepita con gli occhi, il mix delle diverse consistenze degli ingredienti che quando vengono assaporati producono dei suoni e quindi vengono percepiti con l’udito e naturalmente il sapore che viene percepito con il gusto. Sono quindi tre i sensi che si uniscono e lavorano insieme dando delle esperienze uniche. Ma grazie a Shockino poi è possibile conoscere anche i territori italiani poiché nel cioccolatino si possono inserire prodotti di una determinata zona come per esempio la Tintilia del Molise. E c’è poi un altro elemento che è quello della socialità a tavola, del parlare e condividere dei momenti mentre si compone una pralina di cioccolato.

“Attraverso questi elementi che abbiamo toccato in maniera anche inconscia: – esperienza, sinestesia, territori e socialità – Shockino vuole toccare quei fattori che non sono solo nella forma, ma sono anche nella funzione”.

La dinamicità, la lungimiranza e a flessibilità di Piergiorgio e Gabriele e degli latri soci li ha aiutati ad affrontare anche un periodo difficile come quello dell’emergenza sanitaria.

“Questa connotazione ci ha permesso subito di capire quale doveva essere il nostro modo di affrontare questo anno particolare. È nato il configuratore 3D che ha permesso agli utenti di crearsi la scatola come vogliono loro, con le diverse componenti che poi danno vita al cioccolatino. Un’idea che può essere anche regalata e che può essere un modo per rispondere a questo momento particolare e accorciare le distanze. È un modo per poter anche trascorrere un Natale in modo simpatico e in compagnia di un dolce e condividerlo a distanza”.

E per essere vicini ai molisani e alle persone del territorio è stato creato un negozio antistante al laboratorio produttivo di Ferrazzano. Guardando al futuro Piergiorgio e Gabriele non demordono e cercano di sfruttare al meglio il momento. E’ importante non cadere nella disperazione, ma cercare di mettere in atto la dinamicità. Il configuratore è un primo passo ma tanti altri sono quelli che i due imprenditori intendono fare sempre con il concetto di creare qualcosa con un forte senso di appartenenza, perché questa azienda ha deciso di stare qui, in Molise perché crede nel territorio.

“Ci vuole coraggio e tenacia ma abbiamo tutta la volontà per crescere e migliorarci”.

Una curiosità di questa idea innovativa e unica è sicuramente nel nome.

“Shockino inteso shock nel mix degli elementi perché vuole essere un nome un po’ giocoso e non troppo serio. Shockino è anche la traduzione di una ganasce francese che vuol dire sciocco, la ganache francese errore di un pasticcere che sbagliando chiamò ganache il suo garzone e abbiamo voluto richiamare la ganache che mettiamo in Shockino con qualcosa che foneticamente lo richiamasse”.

Ma l’idea che Piergiorgio e Gabriele hanno avuto è tutt’altro che sciocca ma pensata e ragionata che crea un’emozione che si percepisce non solo con il palato ma anche con il cuore.