di Antonio Di Monaco

“Ritenta, sarai più fortunato” è la frase che si legge spesso sui biglietti non vincenti dei concorsi a premi. Ed è quanto accade per l’ex hotel Roxy di Campobasso dopo la figuraccia internazionale nel 2011 con il bando per il concorso di idee per la costruzione della nuova sede della Regione. Nella primavera del 2014, il nuovo presidente, Paolo Frattura, ci riprova emanando un nuovo bando per raccogliere proposte di fattibilità seppur in modalità “low profile” per cubature e premi per i vincitori. Il Movimento Cinque Stelle insorge in Consiglio regionale accusando la giunta di operazioni speculative e di mancanza di coordinamento urbanistico tra Regione e Comune capoluogo. Ma tra parole, promesse e rassicurazioni, l’ex Roxy inizia a diventare il simbolo del decadimento e l’incendio che divampa in un’ala dell’immobile sembra esserne un sinistro presagio.

Il presagio diventa poi realtà come ammette lo stesso presidente Frattura: “Impegnare la Regione per un investimento importante come da progetto del proponente risultato vincitore, sarebbe esagerato in questa fase perché parliamo di oltre 50 milioni di euro di spesa. Abbiamo chiesto ai progettisti vincitori del concorso di idee, un’ipotesi di un primo lotto che preveda la demolizione dell’albergo e la realizzazione di spazi ad uso pubblico, perfettamente compatibili con il progetto risultato vincitore, ma con una revisione dell’importo iniziale pari al 10 per cento della spesa complessiva (5 milioni, ndr)”. E su questo, il governatore Frattura trova sponda nel sindaco di Campobasso, Antonio Battista: “Mi fido di lui e delle idee che propone perché rispondono a quello che dal Comune abbiamo sempre chiesto e cioè un ingresso bello per Campobasso, a basso impatto ambientale che conservi il centro murattiano, abbellisca Piazza Savoia e tuteli il Parco 5 Luglio. E devo ammettere che con la Regione stiamo lavorando bene perché d’accordo su tutta la linea”.

I buoni propositi, però, restano solo sulla carta perché, all’interpellanza del consigliere del M5S, Roberto Gravina, l’assessore comunale all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, risponde annunciando di aver inviato già due diffide alla Regione Molise ad effettuare un intervento di bonifica e sanificazione dei luoghi (come da nota protocollo n. 43911 del 6 settembre 2018 e con la nota successiva n. 57103 del 19 novembre dello stesso anno), ma senza esito. (continua)