Quello che sta accadendo negli USA è il trionfo della fine della democrazia. Quattro morti, 13 feriti e 52 arresti, di cui 27 a Capitol Hill.

I sostenitori di Donald Trump hanno assaltato Capitol Hill per protestare contro la certificazione di Joe Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti che lui stesso ha definito essere una “elezione fraudolenta”. I facinorosi, che si sono radunati dopo un comizio estemporaneo del tycoon, hanno sfondato i cordoni della polizia e sono entrati nel Congresso, che è stato poi messo in lockdown. Innumerevoli i video e le foto che sono state diffuse sui social. Il Congresso ha ripreso poi i lavori diverse ore dopo. “Non avete vinto, la violenza non vince mai”, ha detto in apertura il vicepresidente Usa, Mike Pence. Il presidente uscente stato bannato temporaneamente dai principali social media, Twitter, Facebook e Instagram.

Trump è politicamente sempre più solo e l’ipotesi di invocare il 25/o emendamento per rimuoverlo si sta rafforzando nel gabinetto del presidente, anche se l’idea non è stata ancora ventilata al vicepresidente Mike Pence. Il 25/o emendamento della Costituzione prevede che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. D’accordo sulla rimozione anche alcuni leader repubblicani. Intanto si susseguono diverse dimissioni, dalla portavoce di Melania Trump al vice portavoce della Casa Bianca. E stanno valutando di lasciare anche il ministro dei Trasporti e il consigliere per la sicurezza Nazionale.