La resa dei conti finale sulla crisi di governo si avvicina e maggioranza e opposizione tirano fuori il pallottoliere per capire i numeri del Senato. Per la fiducia, per esempio, serve la metà più uno dei votanti. Per lo scostamento di bilancio, invece si deve superare quota 161. Ci sono i 6 senatori a vita che, in genere, votano a favore del governo.

I gruppi della maggioranza sono così composti: M5S 92, Pd 35, Autonomie 9, Italia viva 18. In tutto fanno 154 voti cui bisogna aggiungere quelli del Misto, dove siedono 29 senatori. Sicuramente a favore della maggioranza i 5 di Liberi e Uguali. E si tocca quota 159. Meno i 18 di Iv si torna a 141. Dunque, in teoria ne mancano 20 per superare 161 per approvare alcuni provvedimenti. Ecco perché servirebbero i voti dei “responsabili” che, in parte, si trovano nel Misto, o magari in Forza Italia che conta 54 senatori. Ma lo stesso Renato Brunetta è scettico sulla possibilità che i senatori lo seguano nella sua scelta.