“Il 2020 della Piana di Venafro dal punto di vista ambientale è stato terribile: 52 superamenti del valore medio giornaliero di PM10, a fronte dei 35 consentiti dalla normativa vigente, e picchi altissimi per il pm2,5. Sono dati che, rispetto al 2019, certificano un ulteriore peggioramento del quadro ambientale e che richiedono una seria riflessione sulla loro effettiva origine, soprattutto se si considera che, ai fini del contenimento dell’epidemia Covid -19, nel 2020 sono state quasi sempre in vigore, anche se con intensità differenti, misure restrittive per il traffico veicolare e le attività”. Lo afferma in un post sui social la deputata molisana del M5S, Rosalba Testamento.

Secondo la pentastellata, “importante è stata la richiesta del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di coinvolgere Ispra negli studi che la Regione Molise sta svolgendo per il rafforzamento del monitoraggio della qualità dell’aria e la caratterizzazione delle polveri nella Piana. L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale ha iniziato la raccolta dei dati, che saranno messi a disposizione della Direzione Generale competente del Ministero appena il quadro sarà completo. Occorre identificare le principali fonti di inquinamento, agire di conseguenza e individuare i responsabili, alla luce anche dei valori non confortanti registratisi in queste prime settimane del nuovo anno: sono già 4 i superamenti registrati dal pm10 e le polveri sottilissime continuano a rimanere alte”.

Proprio “nel tentativo di individuare i responsabili, in passato sono stati presentati numerosi esposti alla Procura della Repubblica di Isernia, tra cui quelli dell’associazione ‘Mamme per la Salute e l’Ambiente’ di Venafro. Attendo fiduciosa che la Procura dia quanto prima dei segnali in merito”, ha concluso Testamento.