Le Regioni bloccano le nuove vaccinazioni per garantire il richiamo dopo la decisione di Pfizer di sospendere le forniture. Su questo si è detto preoccupato il direttore generale dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), Nicola Magrini: “Il ritardo di Pfizer è molto preoccupante. È stato comunicato tutto all’ultimo minuto, se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi. Lo possiamo definire un piccolo rallentamento. L’obiettivo è riuscire a marzo a vaccinare tutti gli ultra-ottantenni e i sanitari. Sono sicuro che ci riusciremo. A fine gennaio l’approvazione di Astrazeneca? Se le verifiche di sicurezza confermeranno i dati diffusi – ha concluso Magrini – si valuterà se sovrapporlo ai vaccini già confermati e a quale fasce d’età somministrarlo. Sono prudente, non mi baso solo su promesse”.

Intanto, entrare in Regno Unito per gli italiani ora sarà ancora più difficile. Londra ha imposto a tutti i viaggiatori (anche inglesi) test del Covid entro le 72 ore precedenti il viaggio verso la Gran Bretagna e quarantena di dieci giorni che può essere interrotta dal quinto giorno con un altro test negativo. A complicare ancora di più le cose, a leggere le linee guida, il risultato del test Covid da presentare prima di imbarcarsi sul volo per l’Inghilterra (molecolare o antigenico) deve essere necessariamente in inglese, francese o spagnolo. Altre lingue, come è scritto chiaramente, non sono accettate, così come “non si accettano traduzioni”. Dovrà trattarsi dunque di un documento originale rilasciato dalla clinica o dall’ospedale, in formato cartaceo o elettronico, ma necessariamente in inglese, francese o spagnolo.