di Antonio Di Monaco

“Gli ospedali ‘periferici’ del Molise da utilizzare per decongestionare l’hub di Campobasso e gli spoke di Isernia e Termoli, e una soluzione chiara per porre fine all’ultradecennale commissariamento della sanità regionale, stanziando fondi per il rientro dal disavanzo ed evitando le condizioni che ci hanno portato ad esso”. Sono queste e altre le questioni sollevate dai portavoce del M5S, il senatore Fabrizio Ortis e la deputata Rosalba Testamento sul tavolo del Ministero della Salute, alla presenza del ministro Roberto Speranza e del viceministro Pierpaolo Sileri. L’incontro è stato chiesto e ottenuto dagli esponenti pentastellati dopo l’eclatante protesta delle scorse ore da parte del senatore Ortis, che si era incatenato dinanzi alla sede del ministero per esprimere un no “forte e chiaro alla soluzione prevista da Toma dei container removibili per i posti letto aggiuntivi di Terapia Intensiva. Siano l’extrema ratio – hanno sottolineato Ortis e Testamento – visto che l’utilizzo delle strutture ospedaliere esistenti può garantire condizioni operative migliori per i medici e gli operatori sanitari e maggiore dignità per i pazienti bisognosi di cure”.

Al centro dell’incontro, in particolare, la questione del commissariamento nell’attuale fase di gestione pandemica con i dissidi divenuti ormai quotidiani. “L’ultima lettera del commissario Giustini – spiegano – evidenzia numerose criticità nella gestione dei nosocomi, in particolar modo per i percorsi Covid che non stanno funzionando in maniera efficace. Al momento l’unico hub regionale è ‘soffocato’ dai contagi che hanno bloccato due interi reparti. Inoltre, si è reso necessario smistare la maggior parte dei malati non Covid nei due ospedali spoke di Isernia e Termoli, già storicamente gravati da carenze di organico e di infrastrutture. Noi – hanno rimarcato Ortis e Testamento – riteniamo più opportuno utilizzare le strutture ospedaliere pubbliche già presenti in regione, come quella di Larino, ma anche di Venafro e Agnone. Pur comprendendo le difficoltà del momento, non possiamo aggiungere ulteriore tempo alla risoluzione delle questioni della nostra regione. Abbiamo dunque ribadito la necessità di un’interlocuzione urgente tra il commissario Giustini, il governatore Toma e il commissario Arcuri per dare ai molisani un’alternativa dignitosa per i pazienti Covid che non siano i container”.

A tale scopo, “urge rendere la struttura commissariale in grado di operare, sia con mezzi adeguati sia con aumentate prerogative, sulla falsariga di quanto già fatto in Calabria. La nostra richiesta più forte, tuttavia è stata quella di trovare soluzioni strutturali e anche di stanziare fondi necessari al rientro dal disavanzo sanitario con la conseguente fine del commissariamento. E per ottenere questo risultato, non possiamo escludere il coinvolgimento delle altre regioni che fanno mobilità verso il Molise. Adesso – concludono Ortis e Testamento – vogliamo fatti concreti. Noi continueremo a controllare la situazione e a verificare che le azioni predisposte siano a esclusivo vantaggio dei cittadini molisani”.