Il Piano vaccini rallenta e slitta a causa dei ritardi e delle riduzioni delle dosi da parte di Pfizer – che ha assicurato “dalla prossima settimana le distribuzioni tornano a regime” – e AstraZeneca. Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha spiegato: lo slittamento sarà “di circa quattro settimane sui tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”.

Ecco come cambia il piano.

DOSI TOTALI IN ITALIA – L’Italia ha opzionato inizialmente 202 milioni di dosi, poi salite a circa 226 milioni di dosi, fino ad arrivare a 250 milioni esercitando sempre il diritto di opzione previsto dagli accordi europei che consente di bloccare per ogni contratto siglato dall’Unione il 13,46% di vaccini. Questo nel piano illustrato alla Camera dal ministro della Salute, Roberto Speranza, lo scorso 13 gennaio.

IL BILANCIO FINORA – Sono 1.379.124 le somministrazioni effettuate fino ad oggi in Italia, il 74,4% delle dosi complessivamente consegnate (1.853.475). Di queste, 100.863 hanno riguardato la seconda dose, quella di “richiamo”, pari al 7,3% del totale delle somministrazioni.

IL TIMING PER LA VACCINAZIONE DELLE CATEGORIE – È corsa contro il tempo – visti i ritardi e i tagli – per rispettare l’impegno prioritario di vaccinare entro marzo tutti gli operatori sanitari e sociosanitari, ospiti e personale delle Rsa, over 80 e pazienti fragili, oncologici, cardiologici e ematologici. In tutto quasi 7 milioni di italiani.