È iniziata in Molise la somministrazione del richiamo vaccinale Pfizer-BioNTech con 300 sanitari che hanno ricevuto la seconda dose, di cui 124 gli operatori del San Timoteo, 100 quelli di Campobasso e 90 quelli di Isernia. Resta però il problema delle riduzioni di forniture delle dosi comunicate da Pfizer e da Astrazeneca che faranno slittare “di circa 4 settimane i tempi previsti per la vaccinazione per il Covid degli over 80 e di circa 6-8 per il resto della popolazione”, come ha affermato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a “Domenica In” su Rai 1. “Da domani le dosi saranno utilizzate innanzitutto per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione – ha aggiunto – cioè soprattutto per gli operatori sanitari”. Non esattamente il miglior scenario per il Molise: su 300mila abitanti oltre 15mila sono di età superiore a 80 anni e, nella fascia tra 80 e 84, ci sono 5mila uomini e più di 8mila donne. Dunque, una fascia di popolazione importante messa seriamente a rischio.

Intanto, un segnale di vicinanza e riconoscenza a tutti gli operatori sanitari è stato espresso dal Consiglio regionale nell’ultima seduta con il voto all’unanimità per la mozione del Pd (prima firmataria la capogruppo Fanelli) che impegna il presidente Toma, in primis, a chiudere gli accordi decentrati e procedere alla ripartizione dei residui del fondo di premialità Covid-19 del Dl 18/2020, assegnati nel mese di luglio alle aziende sanitarie per i lavoratori del comparto e della dirigenza medica e sanitaria e non ancora erogati.