di E.S.

Come si è arrivati a una crisi di governo? La domanda delle domande che aleggia da giorni nelle sedi istituzionali e non. In principio, qualcuno rammenterà, fu una velata minaccia. Uno spauracchio che nel corso delle settimane ha preso sempre più forma e con un nome e cognome: Matteo Renzi. Il leader di Italia viva ha così ottenuto che il governo saltasse nel cuore della seconda ondata del virus e con l’imminente consegna del Recovery plan a Bruxelles. E duole ricordare che mentre Mattarella chiedeva, nel suo discorso di fine anno, responsabilità, l’ex premier incurante di tutto e degli italiani ha fatto saltare il banco con la sua risicata rappresentanza in Parlamento. Una mossa che non se ne vedeva dai tempi della Prima Repubblica e in uno dei momento più delicati che l’Italia ricordi.

Tra lo sgomento generale ora cosa accadrà? Le posizioni.

PD – “Il punto imprescindibile è Conte e bisogna allargare e rilanciare l’azione di governo”, è la posizione del Pd, espressa dalla vicepresidente dem Deborah Serracchiani. “Credo che il Pd – ha aggiunto – abbia dimostrato di essere un partito di grandissima responsabilità, il Pd è unito e c’è bisogno di essere un punto fermo in un percorso strettissimo e complicato”. La direzione nazionale del Pd intanto è stata convocata per oggi alle ore 14 con all’ordine del giorno la situazione politica.

M5S – “Il M5S rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando”, scrive Luigi Di Maio su Facebook. “Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza”, affermano invece i capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri.

LEU – “Convinto sostegno a Giuseppe Conte” esprimono fonti qualificate di Leu. “Giuseppe Conte è la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile. Sono al suo fianco”, scrive su Twitter il ministro della Salute Roberto Speranza, esponente di Leu.

ITALIA VIVA – Dopo aver aperto la crisi, con le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, c’è attesa sulle mosse del partito di Matteo Renzi. L’assemblea dei gruppi di Italia viva è scalata a domani sera alle 22.30, in videoconferenza. Il coordinatore Ettore Rosato dice: “Una volta che si trova una sintesi sulle questioni programmatiche, noi non mettiamo veti”.

LEGA – Il centrodestra si è riunito ieri alle 14,30. Secondo fonti della Lega “Matteo Salvini ha chiamato gli altri leader, compresi i gruppi centristi. La linea della coalizione resta quella espressa pochi giorni fa al Quirinale”. Le stesse fonti parlano di “centrodestra unito e compatto”.

FORZA ITALIA – Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha detto: “La crisi è aperta, ci rimettiamo alla saggezza del capo dello Stato. Se tutti i migliori si mettono assieme per affrontare l’emergenza con un governo di unità nazionale stabile e serio” Forza Italia è d’accordo, “altrimenti per assicurare un governo serio lo strumento è il voto. Non c’è nessuna possibilità che Forza Italia esca dal centrodestra”.

FRATELLI D’ITALIA – “Gli italiani sono ostaggio dei loro continui litigi. Fratelli d’Italia propone fin dal primo giorno le elezioni: sono l’unico strumento per avere un esecutivo autorevole che ci tiri fuori da questa crisi economica e sanitaria”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.