di Antonio Di Monaco

I sindaci, da quando è iniziata la pandemia ad oggi, hanno avuto diverse gatte da pelare essendo, per definizione, la prima autorità in ambito di salute pubblica nei propri Comuni. L’Asrem, nel suo atto aziendale, conferisce loro un ruolo importante attraverso la Conferenza dei sindaci che, in extrema ratio, ha anche il potere di rimuovere il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asrem, due figure molto contestate durante questi ultimi undici mesi di pandemia. Nello specifico, essa “esercita le proprie funzioni generali di indirizzo e verifica, assicurando l’effettiva partecipazione di tutti i Comuni del territorio di riferimento e l’integrato e coerente sviluppo, negli ambiti di propria competenza, degli indirizzi generali e dei contenuti specifici dei piani regionali, formulando proposte di indirizzo per la programmazione dell’A.S.Re.M. e della Regione…” (articolo 4 L.R. 14 maggio 1997, numero 11 – Servizio sanitario regionale – Ordinamento – Organizzazione – Conferenza dei Sindaci – Funzionamento).

Ebbene, questo organismo non ha mai raggiunto una vera univocità di azione. I sindaci più coraggiosi hanno scritto lettere lamentando disservizi. Ma la maggioranza di loro ha accettato il Piano Frattura senza fiatare, così come la nomina del commissario Giustini, da parte del governo “gialloverde”, che gli ha affidato il compito di attuare il Piano Frattura nelle parti in cui non era stato ancora applicato. Ovvero: gli ospedali di Venafro e di Larino rimanevano ospedali di base, il Cardarelli si integrava con la Cattolica e il Punto nascita di Termoli andava chiuso. Per non dire che in tutta la Regione erano previsti solo due posti per infettivi. A questo bisogna aggiungere che i nostri sindaci hanno continuato a tacere quando il Commissario ha denunciato pubblicamente che nel bilancio dell’Asrem c’erano buchi molto consistenti.

Per cercare di sbloccare l’impasse, è stata chiesta la convocazione della commissione Politiche sociali del Comune di Campobasso con la presenza del direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, per avere lumi sul sistema di raccolta dati e trasmissione al Ministero, posti letto, campagna di vaccinazione, personale, unità mobili e tanto altro. Al momento, si attende riscontro da parte della presidente, Rosanna Coccagno (M5S). Con la speranza che il sindaco del capoluogo di regione, Roberto Gravina, faccia ricorso alla Conferenza dei Sindaci, che potrebbe dare un ulteriore impulso importante.