di Alessandro Matticola

 

Lo affermò Tiziano Ferro 9 anni fa con il titolo del suo quinto album, “L’amore è una cosa semplice”.

Già, ma semplice in che senso? Perché si può dire tutto tranne che il rapporto di coppia sia semplice.

Inizia con lo smussare gli angoli, vivere il quotidiano, smontare la tua realtà costruita prima che ci fosse l’altro per costruirne una nuova insieme e ti accorgi che c’è ben altro che la semplicità dietro tutto questo.

O meglio, il concetto è semplicissimo nella teoria, ma nella pratica siamo su tutto un altro pianeta.

Eppure amore è probabilmente la parola di cui si abusa di più in assoluto. Non si perde occasione per nominarlo e adesso, con i social che hanno reso la realtà virtuale una realtà “vera”, l’amore viene sminuito ancora di più. Basta un cuoricino nei commenti, un like messo probabilmente per caso senza darci peso, magari senza neanche vedere chi c’è dietro al post e si è pronti a sbandierare ai quattro venti l’inizio della più grande storia d’amore mai raccontata.

Dietro tutto questo c’è tanta semplicità, o meglio, tanta frivolezza.

Eppure proprio la fase dell’innamoramento è la base di tutto. È lì che scatta la semplicità ed è da li che bisogna fare attenzione a non farla sminuire, a non far si che poi tutto quello che viene dopo diventi routine. Poi c’è il quotidiano appunto, ma quello viene dopo ed è li che non bisogna dimenticarsi del prima.

Come ci si sente quando ci si innamora? Quando poi si viene ricambiati? Come lo puoi descrivere quel momento in cui sta nascendo qualcosa ma non lo vuoi smascherare, non vuoi che si mostri per paura che si sciupi, si rovini e così lo tieni “segreto” come un gioiello di famiglia. Come lo descrivi quel momento in cui vorresti correre a perdi fiato, dove senti l’adrenalina a mille nel sangue e senti di essere in grado di poter superare ogni cosa?

La cosa più facile è lasciarsi andare alla grandezza. Pensieri enormi, frasi ricercatissime, tutto pronto ad ingigantire. E poi magari era solo fumo e così tutto quel sentimento è stato sprecato.

È qui che ti accorgi che l’amore è una cosa semplice e che non ha bisogno di grandi parole, ma solo di essere vissuto.

Eppure nel chiasso e nella confusione di un sentimento così grande, troppo spesso ingigantito a tal punto da sminuirlo, c’è chi è riuscito a raccontarlo con le parole giuste.

Giovanni Giancaspro, meglio noto come Giò Evan, nasce a Molfetta 33 anni fa. Ama la musica, suona la chitarra e fonda un gruppo, “Le Scarpe Del Vento”, ma quello in cui riesce meglio sono le parole.

Compie un viaggio in India, poi in Sud America e già che c’è da un’occhiata anche al vecchio continente. Tutto quello che vive nei suoi viaggi lo mette in versi, lo descrive come se ci fossi anche tu li con lui.

Quello in cui però dà il meglio di sé, è la descrizione dell’amore. Raccontare l’innamoramento, le sensazioni, le emozioni.

Così, dopo essere tornato alla base, con già due libri all’attivo – un romanzo ed uno in versi – inizia a mettere nero su bianco le emozioni. Versi che scorrono e vengono incisi così come arrivano. Semplici, senza ricercare termini altisonanti. Perché le emozioni sono semplici, vengono e vanno senza preavviso e non hanno bisogno di parole enormi per essere descritte.

Nasce così “Teorema Di Un Salto”, suo secondo libro di e da lì, si accorge che oramai l’amore viaggia sui social. Ma è “pesante”, pieno di impegni di cui neanche ci si rende conto. Tutti quei “per sempre”, “per tutta la vita”, “sei la mia unica ragione di vita” e così via, la maggior parte delle volte tutto detto senza avere un briciolo di consapevolezza.

È li che va fatto capire che l’importante è vivere le emozioni, semplicemente come vengono, godersele, senza programmi.

E così Facebook inizia ad essere inondato dei versi di Giò. Semplici, come le emozioni che viviamo, nonostante la loro grandezza.

C’è spazio per tutto. Dalle emozioni più forti come la perdita e l’innamoramento, per arrivare oltre, all’amore vero e all’amore per se stessi fino ad ogni aspetto della vita, che vale la pena di vivere sempre e comunque.

Ti penso ancora/ma non è grave/non preoccuparti, tu/non preoccuparti/per me/che io adesso/ti penso bene (…)/ Avrei voluto dimenticarti/Dieci e più milioni di volte/Regalarti il mio dimenticatoio (…)/Ma lo trovo spietato/e non adatto al mio cuore/perciò ti penso/ti penso ancora

Ogni tanto fermati all’impazzata/e accorri a riprendere fiato/sciogliti i muscoli/stirati il cuore/che magari ha qualche battito raggrinzito/riposati forte ad ogni vetta/goditi il fiatone/che altro non è che la vita che invita/a dare al respiro il merito della profondità

Amati quando crolli/quando ti dici/che non ce la fai/quando il sole/ti accoglie l’autunno/prima del tempo/quando le foglie secche/si posano/sul sentiero dei tuoi sogni (…)/amati/resisti/e amati ancora/che belle come te/ce ne sono poche in giro

Ci sono persone piene/di dolori dentro/di guerre inspiegabili/di lotte perse e lotte in corso/hanno parte del cuore distrutto/e non sanno nemmeno spiegare perché/perciò/trattate bene i loro silenzi/che dentro c’è un casino assordante.

Se so che stai facendo/di tutto per raggiungermi/sono capace di aspettarti/una vita intera.

Una cosa come/ci guardiamo un film/sul divano/con una coperta per due/giusta giusta a coprirci i piedi/giusta giusta ad arrivare al cuore/un film bello ma che va bene anche parlarci sopra/vorrei con te questo/una cosa che la racconti in giro/e suona semplice semplice/ma che oggi come oggi/è una grande rivoluzione.

Giò Evan ha appena pubblicato il suo nuovo libro “Se Mi Cerchi Ti Trovi. Poesie Da Meditare” e parteciperà al prossimo Festival di Sanremo col brano “Arnica”.

Sappiamo già cosa aspettarci. Emozioni forti raccontate nella loro semplicità sconcertante. Tanto grandi quanto inaspettatamente esili nella loro consistenza: scatenano un terremoto dentro di noi, eppure non hanno neanche un corpo.

È da qui che si comprende che l’amore è una cosa semplice. Grande, forte, ma semplice. E come tale va vissuta. Giò Evan ci invita ad amare davvero. Non solo le persone o il nostro partner, ma tutto. Giò Evan ci sprona a vivere.