di M.I.

La causa principale del cambiamento climatico in atto è l’utilizzo di energia da parte del genere umano. Il consumo di energia e la conseguente emissione in atmosfera di gas serra comportano la produzione di effetti sulla qualità dell’aria e sul clima con un incremento della vulnerabilità dei territori nei contesti socio-economici e in qualsiasi area geografica.

Molti sforzi per la riduzione delle emissioni sono in atto, ma l’adattamento ai cambiamenti climatici resta un complemento necessario delle politiche di mitigazione.

Dal 2008 la politica europea ha promosso il Patto dei Sindaci per incoraggiare le autorità locali a intraprendere un percorso di riduzione dei consumi e delle emissioni di gas climalteranti di almeno il 20% entro il 2020. Il movimento ha visto l’adesione di oltre 9.600 Comuni, che rappresentano il 44% della Popolazione dell’Unione Europea e la maggior parte delle adesioni è avvenuta a livello italiano. Tra gli obiettivi di questo patto c’è la riduzione di almeno il 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Il Patto inoltre include la mitigazione dei gas a effetto serra e l’adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso l’integrazione del Patto dei Sindaci con il Mayors Adapt.

Tra i comuni molisani che hanno deliberato l’adesione al Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) d’Area ‘Comune Resilienti e Sostenibili’, ce ne sono 5 appartenenti al Gal Molise Verso il 2000. Si tratta dei Comuni di Fossalto, Oratino, Limosano, Sant’Angelo Limosano e Ripalimosani che si impegnano a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 40% entro il 2030, attraverso una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili, oltre ad accrescere la resilienza agli effetti del cambiamento climatico. Un primo passo verso la creazione della “comunità energetica” in Molise.