Il sistema dell’Italia divisa in colori, dopo la conferenza stato-regioni di ieri, resterà ma l’idea a cui lavora il governo è renderlo “più formale che sostanziale”. Vista la pressione sulle terapie intensive e la pericolosità delle varianti, si cercherà di agire a livello provinciale e comunale, facendo scattare le zone rosse dove ci sono i focolai e nei Comuni limitrofi. Questo perché l’idea di rendere tutta Italia arancione è stata bocciata dai governatori.

Gli spostamenti tra regioni, anche gialle, fino al 25 febbraio e che sicuramente sarà prorogato. La variante inglese fa paura, l’Rt sta superando la soglia psicologica di 1 in diverse regioni e anche il ministro Roberto Speranza pensa che “sarebbe saggio” tenere chiusi i confini regionali ancora per qualche settimana.

A quanto apprende l’Adnkronos,  il governo sta valutando di prorogare lo stop fino al 31 marzo. L’ipotesi che circolava negli ultimi giorni era quella di uno slittamento fino al 5 marzo, quando sarebbero scadute anche le altre misure anti-Covid.

La nuova mappa d’Italia

Fascia rossa: nessuna regione, ma Umbria e Provincia di Bolzano hanno già predisposto zone rosse a livello regionale.

Fascia arancione: Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise.

Fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto.