Dopo alcune settimane di confronto e dopo che in metà delle Regioni si sono già fatti degli accordi è stato siglato ieri il Protocollo d’intesa nazionale tra Governo, Regioni e i sindacati dei medici di famiglia Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale per il loro coinvolgimenrto nella campagna di vaccinazione anti-covid.

Ecco cosa prevede il Protocollo: in primis si specifica che “la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino” saranno disciplinate dagli accordi regionali.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle dosi di vaccino per ciascun medico di medicina generale “essa dovrà avvenire in tempi certi e in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino, coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento”.

Nel Protocollo poi si prevede poi che debba essere garantito “l’aggiornamento, in tempo reale, dell’anagrafe vaccinale”. Per questo motivo verrà utilizzata la piattaforma nazionale già attiva che sarà “opportunamente integrata con quella ordinariamente utilizzata dai MMG che sono tenuti a registrare in tempo reale le vaccinazioni effettuate. Nelle more dell’integrazione delle piattaforme, per la trasmissione dei dati, i medici dovranno attenersi alle indicazioni tecniche fornite dalla regione o P.A.”.