di A.D.M.

In Molise la raccolta di plasma iperimmune da pazienti guariti dal Covid è iniziata da circa un mese. Tuttavia, secondo quanto appreso da fonti ospedaliere, le trasfusioni non produrrebbero i benefici sperati perché le persone contagiate avrebbero un quadro clinico già molto compromesso al momento in cui si decide di eseguire la trasfusione. Cosa che invece non avviene quando il quadro clinico dello stesso paziente è molto meno grave. Al momento, si tratta di una teoria senza fondamento scientifico, ma è comunque molto diffusa negli ambienti ospedalieri.

Su questa stessa linea, qualche giorno fa, si è espresso “Italexit Molise”, il gruppo politico che fa riferimento al senatore ex M5S, Gianluigi Paragone, che aveva suggerito di “raccogliere su tutto il territorio molisano il plasma iperimmune delle persone guarite dal Covid e sollecitare ospedali e Asl ad utilizzarlo entro 3-4 giorni dal ricovero”. Per Giovanni Integlia Tombino, coordinatore regionale e Andrea Capecce, coordinatore della provincia di Campobasso e primo dei non eletti del M5S a Termoli alle scorse comunali, “un recente studio italiano coordinato da scienziati delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova ha dimostrato che il plasma iperimmune ad alto titolo (con concentrazioni elevate di anticorpi neutralizzanti) abbatte la mortalità del 65% nei pazienti anziani con la forma moderata o grave della Covid, eliminando il virus nel 90% dei casi in sole 72 ore. Considerando la pericolosità della cd ‘variante inglese’, l’utilizzo tempestivo del plasma iperimmune potrebbe avere un ruolo fondamentale nella riduzione del rischio di trasferimento in terapia intensiva”.

Infatti, la terapia del plasma iperimmune fa parte del progetto europeo “Support-E” (SUPPORTing high-quality evaluation of Covid-19 convalescent plasma throughout Europe). La Direzione Generale Research and Innovation della Commissione Ue e i coordinatori dell’EBA (European Blood Alliance), l’associazione che riunisce i centri sangue dei paesi dell’Ue e dell’Associazione Europea per il Libero Scambio, hanno firmato il Grant Agreement con cui è stato finanziato il progetto per 4 milioni di euro.