“I posti di Terapia Intensiva sono quelli che abbiamo comunicato al ministero, ossia 39, di cui 12 riservati ai pazienti Covid. L’impianto di erogazione dell’ossigeno dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è obsoleto come molti in Italia. Non appena abbiamo ricevuto le segnalazioni di malfunzionamento, ci siamo subito attivati considerando che la variante inglese è molto contagiosa e richiede un maggior apporto di ossigeno”. Ha sgombrato subito il campo il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, sui due temi più caldi degli ultimi giorni davanti al Consiglio regionale.

Sull’altra questione che ha fatto molto discutere, ossia la relazione degli ispettori ministeriali sullo stato degli ospedali, Florenzano ha invece tagliato corto affermando che “non è stata rilevata alcuna criticità sull’Hub Covid al Cardarelli, al contrario di Larino ed Isernia”. Ma i numeri, prendendo il solo mese di gennaio 2020, dicono altro con 76 decessi, il 28,3% del totale (268). Basti pensare che, nella prima ondata, in Molise le vittime sono state 24.