di Antonio Di Monaco

“Noi rivendichiamo un bando di concorso che ci riconosca non una corsia preferenziale, ma quantomeno un punteggio per continuare a garantire i livelli di assistenza ai nostri pazienti”. È l’appello accorato di una Oss che, insieme ad altri operatori sanitari, lo ha portato fin davanti alla sede del Consiglio regionale. La stessa Aula che solo lo scorso 14 gennaio ha approvato all’unanimità la mozione con la quale si chiede la proroga degli incarichi professionali del personale sanitario inquadrato in emergenza Covid-19 impegnando il presidente Toma ad attivarsi alla Direzione Generale dell’Asrem affinché vengano emanati, con urgenza, nuovi avvisi pubblici per la copertura di posti a tempo determinato e in via residuale con contratti libero professionali indicando, fra i punti da assegnare durante la selezione, i servizi prestati durante l’emergenza Covid-19. Nello stesso atto, si era previsto anche l’impegno per la proroga ed il rinnovo degli incarichi professionali previsti dalle normative in essere.

L’iter è partito con un ordine del giorno presentato dal capogruppo di “Orgoglio Molise”, Gianluca Cefaratti, il 3 novembre 2020, in cui si impegnava il presidente della Giunta a sollecitare con urgenza il provvedimento di ulteriore proroga dei contratti, relativi a Oss e infermieri assunti a Partita Iva con scadenza il 31 dicembre 2020. In seguito, dopo la relazione della commissione congiunta (seconda e quarta) a margine dell’audizione del sindacato di settore, il consigliere Michele Iorio ha presentato una mozione l’8 gennaio 2021 in cui si dava seguito all’iniziativa del presidente della IV commissione, Cefaratti.

“Il primo bando per infermieri è stato pubblicato – ha aggiunto ancora la Oss – ma, quelli che hanno collaborato con noi, pur essendosi formati accumulando esperienza, si trovano in coda alla graduatoria senza nessun riconoscimento, come accaduto a qualche collega che è rimasto fermo per diverse settimane. Non abbiamo nulla contro chi è in graduatoria, ma vogliamo essere presi in considerazione anche noi”.

L’azienda sanitaria molisana, l’Asrem, ha infatti recepito l’articolo 2 bis del Cura Italia, emanando degli avvisi pubblici per la formazione di graduatorie di OSS e infermieri a incarico professionale. Questo comporta, per i lavoratori, non avere le tutele offerte da un contratto di lavoro dipendente, soprattutto, in caso di malattia, e in caso di infezione di Covid 19 (come già avvenuto), non ricevono nessun indennizzo e non maturano tutti gli istituti del contratto subordinato. Mentre per la sanità e i cittadini molisani comporta un’organizzazione del lavoro complicata, con un peggioramento complessivo della qualità del servizio sanitario.

Di qui, la richiesta degli operatori e dei rappresentanti sindacali alla Regione Molise che, dato il perdurare dell’emergenza sanitaria e la ancora fondamentale necessità di potenziare la sanità, di attivare una procedura pubblica per un nuovo avviso per l’assunzione a tempo determinato di OSS e Infermieri che preveda il riconoscimento e un punteggio a chi ha maturato esperienza nel corso dell’emergenza all’interno dell’Asrem. Procedura possibile facendo riferimento sempre al Cura Italia (art. 2 ter) che presuppone l’assunzione straordinaria, ma a tempo determinato.

Perché non basta semplicemente chiamare “angeli” queste persone per riempirsi la bocca e lavarsi la coscienza, ma servono atti conseguenti affinché chi è stato ed è tuttora in prima linea nella lotta al virus abbia il giusto e meritato riconoscimento.