di Antonio Di Monaco

Che fine hanno fatto i 30 ventilatori polmonari per la Terapia Intensiva forniti dalla Protezione Civile all’Asrem per fronteggiare l’emergenza Covid? L’interrogativo torna prepotentemente a galla vista la situazione di difficoltà estrema degli ospedali pubblici, primo fra tutti il Cardarelli di Campobasso. Potrebbe sembrare assurdo e incredibile, ma la risposta è in una nota della stessa Asrem (protocollo 106399/2020) del 20 ottobre 2020 indirizzata a al presidente della Regione, Donato Toma e al direttore generale della Salute, Lolita Gallo in cui si riporta che, dei 30 ventilatori polmonari, 9 sono stati utilizzati per (non meglio specificati) fini Covid; 7 sono stati utilizzati per sostituire apparecchi obsoleti in uso alla Terapia Intensiva e ben 14 sono stati accantonati al fine di essere utilizzati per i posti letto di Terapia Intensiva (al momento non ancora creati per mancanza di personale come da accertamento ispettivo) previsti nella riorganizzazione della rete ospedaliera come disposto dal decreto del (ex) commissario ad acta, Angelo Giustini, numero 48 del 14 luglio 2020. Per essere più chiari, si tratta dell’atto in cui si prevede il centro Covid all’ex hospice del Cardarelli, ossia la famosa torre.

Com’è facile intuire, i 14 ventilatori accantonati e non utilizzati dal 20 ottobre scorso in piena emergenza coincidono con i 14 posti letto non ancora creati per arrivare ai 44 totali che corrispondono allo 0,14 per mille abitanti previsto dal decreto ministeriale. La nota in questione non è indirizzata al commissario Giustini e ciò la dice lunga su chi siano, di fatto, i soggetti che gestiscono l’emergenza, ossia il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, nonché soggetto attuatore del piano di riorganizzazione ospedaliera dell’emergenza Covid approvato dallo stesso commissario in virtù del decreto legge numero 34/2020 e della circolare ministeriale del 28 maggio 2020 e il presidente della Regione quale autorità di Protezione Civile.

Dunque, ancora non è dato sapere in via ufficiale il motivo per cui l’Asrem non abbia utilizzato i 14 ventilatori accantonati per il reparto di Malattie Infettive in cui il dg Florenzano ha disposto (con nota del 23 ottobre 2020 al numero di protocollo 103577 in materia di “Seconda ondata diffusione Covid”) il ricovero, tramite il 118, di tutti i pazienti cui è stato diagnosticato il virus. Una domanda ancora senza risposta che, almeno ai parenti delle vittime del Covid, sarebbe dovuta, magari dalla stessa Procura che ha ricevuto i loro esposti.