di Antonio Di Monaco

Con lo scopo di evitare di sprecare le dosi del vaccino Covid che ogni giorno avanzano agli hub territoriali, la campagna vaccinale ha autorizzato il ricorso alle cosiddette “liste di riserva”, ovvero elenchi di persone idonee alla vaccinazione che – in caso di rinunce da parte di chi li precede – possono ricevere il trattamento prima dei tempi previsti. Lo aveva annunciato il Commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, durante un suo intervento alla trasmissione “Che tempo che fa”, ma senza entrare nel dettaglio su come le autorità avrebbero proceduto in tal senso. L’annuncio ha spinto molte persone a recarsi spontaneamente nei centri di vaccinazione, chiedendo di poter ricevere la loro dose qualora a fine giornata fossero avanzate delle fiale. Per questo motivo, subito dopo il verificarsi di questi eventi, le autorità sono intervenute provando a fare chiarezza: la formazione delle liste di riserva non può avvenire in maniera spontanea o sulla base di autocandidature, ma sarà di competenza delle Regioni.

Come confermato dallo stesso Ministero della Salute, ogni Regione – per accelerare i tempi di vaccinazione – avrà la possibilità di formare delle liste di riserva, dalle quali attingerà qualora a fine giornata negli hub dovessero avanzare delle dosi del vaccino Covid. Quindi, qualora qualcuno decida di non presentarsi o di rifiutare la propria dose, si procederà riservando il trattamento a qualcun altro. La formazione delle liste, però, non sarà arbitraria ma seguirà dei precisi criteri: prima di tutto non si possono accettare autocandidature e, in secondo luogo, i soggetti inseriti nelle stesse dovranno sempre far parte delle categorie che al momento della chiamata rientrano tra quelle a cui è stata riconosciuta priorità (perché a rischio o maggiormente esposti al contagio). Al momento, le strategie adottate sono comunque due: in alcuni casi si procede con il cosiddetto “overbooking”, ovvero per ogni giornata di vaccinazioni si prendono il 10/15% di appuntamenti in più – percentuale che in linea di massima corrisponde a quella dei rinunciatari – in modo tale da avere già persone a cui somministrare le fiale che altrimenti andrebbero perse. L’altra ipotesi prevede invece la formazione di liste di riserva con persone da chiamare anche all’ultimo minuto.

In Molise, in realtà, non esistono liste o elenchi di riservisti o panchinari, ma in alcuni casi è possibile riceve la vaccinazione, laddove ci fosse un avanzo di dosi, pur non avendo effettuato la prenotazione. Non esistono, quindi, elenchi di riservisti a cui iscriversi. Se dovessero avanzare, a fine giornata, delle dosi per i fragili che sono quelli interessati in questo frangente, esse verranno somministrate a persone appartenenti alla stessa categoria. Si tratta comunque di poche dosi e ad ogni modo dal servizio gestione del portale vengono forniti degli elenchi aggiuntivi a cui attingere in caso di necessità. Per quanto riguarda Astrazeneca, invece, secondo quanto appreso, è capitato che chi a fine serata si è recato in un punto vaccinale per verificare l’eventualità di un avanzo di dosi, sia stato poi vaccinato.