di M.I.

Come annunciato e dopo la firma del protocollo anche i farmacisti scendono in campo per la somministrazione dei vaccini anticovid.

Il Decreto Sostegni al capitolo Salute e Sicurezza prevede la figura del farmacista vaccinatore e un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid. Una decisione, quella del Governo, che è stata vista di buon occhio dalla categoria dei farmacisti che fin da subito si sono detti pronti a scendere in campo come vaccinatori. E così anche i farmacisti molisani non hanno esitato, sostenendo che il loro supporto può essere un aiuto concreto al sistema delle vaccinazioni sul territorio. Sono già più di 50 i farmacisti molisani che hanno aderito all’appello del Governo e molti hanno già terminato il corso di formazione predisposto dell’Istituto Superiore della Sanità.

La presenza di farmacisti vaccinatori sul territorio va a colmare anche delle difficoltà che potrebbero esserci là dove non c’è un punto vaccinale o dove l’utenza da soddisfare è troppo ampia rispetto al numero di coloro sono autorizzati all’inoculazione delle dosi. Infatti, con un punto vaccinale all’interno della stessa farmacia, se lo spazio è conforme alle norme, o in aiuto agli stessi medici di base, ma anche a supporto di ulteriori equipe vaccinali i farmacisti che si sono messi a disposizione possono essere una marcia in più e permettere una accelerata. La scesa in campo dei farmacisti poi, può accorciare le distanze anche per quei territori che non hanno un punto vaccinale e gli utenti devono recarsi a quello più vicino che può distare anche diversi chilometri, andando così incontro alle esigenze del territorio. Soprattutto nei piccoli centri infatti, il farmacista, forse anche più del medico di base, è un punto di riferimento e la farmacia l’unico presidio sanitario. I farmacisti che hanno deciso di diventare vaccinatori definiscono la loro disponibilità “un obbligo morale”. Il loro gesto dunque e il non tirarsi indietro, li ha portati così a fare un passo avanti nella lotta contro il Covid.

E così con la disponibilità di molti professionisti di questa categoria si va ad aggiungere un tassello in più a quel mosaico che è la campagna vaccinale e che con la disponibilità delle dosi e una buona organizzazione degli spazi e dei tempi, potrebbe portare all’immunizzazione della maggior parte della popolazione nel più breve tempo possibile.