di Antonio Di Monaco

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, promuove l’andamento della campagna vaccinale in Molise che ha raggiunto l’obiettivo delle 2mila dosi giornaliere. Il rappresentante del governo ha incontrato dapprima il presidente della Regione, Donato Toma, i vertici della struttura commissariale, della Direzione regionale della Salute e dell’Asrem a Palazzo Vitale a Campobasso e poi si è recato al punto vaccinale allestito alla Cittadella dell’Economia in contrada Selvapiana. “Una grande organizzazione ed efficienza – ha detto all’uscita dalla struttura – con un grande lavoro di squadra anche per la messa in sicurezza degli ultraottantenni. La visita odierna testimonia la vicinanza del governo ai territori ed è un’occasione per dire grazie al sistema che è al fianco dei cittadini. Ci auguriamo di sostenerlo sempre di più”.

Costa ha anche evidenziato la discontinuità con il piano vaccinale messo a punto dal governo Conte 2 e dall’ex commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri. “Con la nuova organizzazione c’è stato quel cambio di passo che ci si aspettava attraverso una discontinuità con i piani vaccinali. Credo – ha proseguito – che nel territorio ci siano le strutture per arrivare a oltre 500mila al giorno. Entro giugno saranno consegnate 50 milioni di dosi per rendere raggiungibile questo obiettivo”. A questo governo “verrà chiesta una discontinuità anche sulle riaperture e dovrà fare sintesi tra esse. Ora ci sono delle riaperture graduali perché il quadro rispetto a un anno fa è cambiato. Se mettiamo in sicurezza i più fragili, poi ci si potrà permettere di riaprire anche l’ordinario in sanità, tra cui gli screening oncologici. Oggi inizia una strada su cui non torneremo più indietro, la contrapposizione coi rigoristi non serve. Gradualmente possiamo avviare un percorso di speranza. Credo che, dopo aver messo in sicurezza gli ultraottantenni – ha annunciato Costa – possiamo aprire una riflessione sugli autisti degli autobus e sui market che hanno permesso di tenere aperti servizi anche durante il lockdown”.

Per il rappresentante del governo, “la politica deve essere presente sul territorio. Credo che ci sia bisogno di chi riesca a garantire la presenza su di esso. Questo è l’esempio su come una piccola regione può essere d’esempio su come uscire in fretta da questa pandemia che ha messo in evidenza quanto sia importante ricominciare a investire sulla medicina per il territorio. Farlo – ha concluso Costa – può dare la risposta di cui c’è bisogno soprattutto nei fondi del Recovery”. A questo proposito, il presidente Toma ha annunciato di “aver preso un impegno reciproco con il governo per incontrarci e costruire una sanità migliore. Dimostriamo che anche una piccola regione possa essere di esempio agli altri territori”.