di Antonio Di Monaco

Il progetto South Beach da realizzare a Montenero di Bisaccia finisce sotto la lente della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico del ministero della Transizione Ecologica che ha chiesto chiarimenti in merito alla Regione Molise. L’associazione ambientalista “Gruppo di intervento giuridico”, lo scorso 16 aprile, ha scritto al ministero della Cultura, alla Regione, al Comune di Montenero di Bisaccia, alla Soprintendenza del Paesaggio del Molise chiedendo di bloccare qualsiasi atto o accordo di programma in assenza delle varie autorizzazioni ambientali. L’area costiera, infatti, è sottoposta a specifico vincolo paesaggistico e interessa il sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Foce Trigno (Marina di Petacciato)”; la spiaggia ricade nel demanio marittimo, mentre nel vigente piano territoriale paesistico e ambientale di area vasta (PTPAAV) numero 1 “Basso Molise” sono previste discipline puntuali di salvaguardia territoriale.

Vincoli piuttosto stringenti per un progetto da tre miliardi di euro per 5 milioni di metri cubi spalmati su 150 ettari tra la foce del fiume Trigno e la foce del Torrente Mergolo; cinque milioni di metri cubi consistenti in: 17 ville di lusso (11 sul mare), 25 palazzi di otto piani, 22 di dieci, 25 di dodici e 16 torri da quindici piani l’una, altre 23 da venti piani e 16 da venticinque; 200 ristoranti, 4 alberghi di lusso da otto piani per un totale di 25 mila metri quadrati, un centro polifunzionale, un immancabile centro commerciale, un auditorium, centri benessere, cliniche estetiche ed altro ancora. Previsti anche canali navigabili in mezzo al cemento, dove ormeggiare le imbarcazioni dei nuovi ricchi. L’idea porta la firma di un signore canadese che risponde al nome di George Cohen. E dietro, si vocifera che vi siano finanziamenti cinesi che, evidentemente, vogliono continuare ad entrare negli affari in giro per il mondo.

Intanto, su richiesta del comune di Montenero di Bisaccia, la Giunta regionale con deliberazione numero 67 del 29 marzo 2021 ha deciso di istituire un “tavolo tecnico” finalizzato alla stipula dell’accordo di programma che consentirebbe l’approvazione del mega-piano immobiliare con tutti i vincoli ambientali già ricordati. Tuttavia, verranno sicuramente affidati incarichi a geometri architetti, ingegneri, società di consulenza ambientale: tanta manna in una zona “depressa”. Magari, dietro l’angolo, c’è solo l’obiettivo di far girare un po’ di denaro.