Nata nel 1970, la Giornata mondiale della Terra, che si celebra oggi 22 aprile, ha lo scopo di sensibilizzare il mondo all’importanza della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Negli ultimi anni questa giornata è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti, diventando il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni. Il tema di quest’anno è ‘Riparare il danno’, l’intento non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative, ma anche quello di cercare di rimediare al danno già fatto. La necessità più importante quindi è quella di salvare il Pianeta e per questo le parole d’ordine sono protezione e sostenibilità ambientale.

Il Pianeta è in sofferenza. A livello globale, infatti circa il 25% della superficie terrestre è stata danneggiata. Ogni anno si perdono 24 miliardi di tonnellate di terreno fertile, in gran parte a causa di pratiche agricole insostenibili, a cui si aggiungono le emissioni di gas serra prodotte per il 18,4% direttamente da agricoltura e silvicoltura.

Una Giornata in cui tutti dobbiamo essere protagonisti con l’impegno e con iniziative che dovranno poi prorogarsi nel tempo e sui territori arrivando a raggiungere il più grande e comune obiettivo che è quello della sostenibilità ambientale. E con lo sguardo a quelli che possono essere dei cambiamenti il fine ultimo deve essere quello della responsabilità e del rispetto dell’umanità e del nostro pianeta.