di A.D.M.
In caso di condanna potrebbe essere la terza sospensione per lui dalle funzioni di consigliere regionale per effetto della legge Severino. Già nell’aprile 2014, a Michele Iorio, per il quale il pm Francesco Santosuosso ha chiesto 6 anni di reclusione nell’ambito della maxi inchiesta denominata proprio “Sistema Iorio” e le cui sentenze sono attese per il prossimo ottobre dopo aver ascoltato le difese degli imputati, fu dichiarato prescritto l’abuso d’ufficio per la vicenda Bain&co. e poté tornare tra i banchi di Palazzo D’Aimmo. Poi, lo stesso accadde nel settembre 2018 quando la sesta sezione penale della Corte di Cassazione annullò la condanna 6 mesi emessa dalla Corte d’Appello di Campobasso, per la vicenda della cessione delle quote dello Zuccherificio, perché “il reato non sussiste”. Nel frattempo, a Iorio subentrò la consigliera Eleonora Scuncio.
“Dopo 10 anni di processo – ha detto Iorio – non ho ancora ascoltato una sola motivazione derivante da una prova che giustifica la richiesta di sei anni di condanna a mio carico. Ieri mattina ho assistito solo a libere interpretazioni dell’accusa che verranno puntualmente confutate dai miei legali. Ho la coscienza pulita, anzi pulitissima. Durante la mia carriera politica in Regione ho subìto 23 processi. Tutti terminati con assoluzione con formula piena. Questo sarà il 24esimo”.