di Greta Rodan

Da alcuni anni un gruppo di associazioni ha avuto in concessione dalla precedente giunta comunale lo spazio dell’ex lavatoio di Isernia, un luogo molto caro agli abitanti e uno dei simboli della città. Numerose sono state le iniziative organizzate dall’Arci e dalle altre associazioni da cui lo spazio è gestito, che insieme costituiscono il collettivo “Ru puzz”. Tra le tante, è stata creata “Voltapagina. Piccola Biblioteca Multiculturale”, per la libera consultazione o il prestito dei libri, è nato uno Sportello informativo per migranti, sono state fatte presentazioni di libri e di inchieste giornalistiche, incontri e letture per bambini, mostre e concerti. Tutte attività dunque di rilevanza sociale e culturale.

Con delibera N.38 del 18|03|2021 la concessione di tale spazio è stata però revocata dall’attuale amministrazione per destinarlo alle associazioni di merlettaie del luogo, dopo lavori di ristrutturazione. Le associazioni del merletto, almeno quelle più attive, sarebbero tre, una delle quali, attraverso una portavoce, fa sapere che “le maestre del tombolo” non avrebbero alcun problema a condividere lo spazio con coloro che già lo occupano. Così come il volontario dell’Arci Immigrazione Isernia, Alessandro Aucelli, ci tiene a sottolineare che questa “lotta” non è contro le merlettaie, preziose per la città, ma per il bene comune. Peraltro, durante questi lavori di ristrutturazione, la cui data di inizio rimane comunque un mistero, si potrebbe pensare all’opportunità di destinare a tutte queste associazioni luoghi alternativi di pertinenza del comune.

L’assessore alla cultura, Eugenio Kniahynicki, sostiene però non esistano tali luoghi e aggiunge che l’Arci e le altre del collettivo dovranno lasciare l’ex lavatoio e “non rientreranno”*. Anche perché, sostiene sempre l’assessore, “per numero di attività portate a compimento in sette anni, non hanno bisogno di spazi molto ampi”.

Per domenica 25 aprile tutte le associazioni hanno creato una maratona sociale, 25 APRILE SPAZIO CONDIVISO, a sostegno della “causa” per la quale la disponibilità del lavatoio non tanto resti “in mano loro” ma soprattutto rimanga un bene comune, collettivo e di condivisione degli spazi pubblici in modo che venga favorita la ricchezza socio_culturale derivante dallo scambio di emozioni, di esperienze, in un luogo fisico che rappresenta anche la città.
Parteciperanno numerosissimi artisti, performer, dj, registi, musicisti e associazioni con decine di contributi video da tutta Italia.

L’appuntamento è dalle 15:00, sulle pagine facebook di Arci Molise, Arci Immigrazione Isernia, Circolo Letterario Beatnik, Corpo Circuito, Radio Beatnik e sulla pagina instagram “ru_puzz”! Contestualmente è stato creato l’hastag #exlavatoiobenecomune con l’invito a tutti a condividere una foto con questa scritta.

Le ragioni della politica qualche volta sono sconosciute. Qualche volta sono chiare. Ma quello che conta sembra debba essere sempre e comunque uno dei beni più preziosi, quello che questa pandemia dovrebbe averci insegnato, che è la necessità degli uomini di interagire tra loro, di farlo nel bello e nel buono. Sarebbe di governanti illuminati mettersi al fianco di chiunque promuova questa interazione.

 

 

 

*Il virgolettato è tratto da una intervista rilasciata dall’assessore Kniahynicki il quale però, con chi scrive, ha aggiunto: “le specifico che, quando dico che le associazioni non rientreranno, intendo che non saranno più autorizzate ad avere accesso a quei luoghi secondo il contratto di comodato che non è stato rinnovato. Avranno accesso a tutti gli spazi comunali ritenuti idonei a seconda delle proposte che invieranno alla struttura comunale”.