di A.D.M.

Al Parlamento Europeo si è formato un intergruppo per difendere i brevetti sui vaccini anti-Covid. Può contare su 31 eurodeputati, di cui ben 18 sono italiani. Si tratta principalmente di parlamentari di destra, provenienti dalla Lega (come Gianna Gancia, la presidente), da Forza Italia o da Fratelli d’Italia. Ma tra loro c’è anche il leader di Azione, Carlo Calenda, e l’esponente del Partito democratico, Patrizia Toia. L’intergruppo è sostenuto dal Consumer Choice Center, un’organizzazione lobbistica che dice di occuparsi di “tutele dei consumatori”, ma il presidente ritiene che una dose di vaccino dovrebbe costare 250 dollari.

“Sui brevetti Biden sbaglia. Rimuoverli anche solo temporaneamente o in via eccezionale produrrebbe un precedente pericoloso e un disincentivo per ricerca e innovazione. Si studino partnership nuove tra pubblico e privato, non soluzioni miopi dettate dal sentimento”, ha scritto la presidente del gruppo, Gancia, su Twitter. Eppure, lo scorso marzo lei stessa si era scostata dalla posizione ufficiale della Lega che aveva votato a favore di un emendamento di The Left per rendere il vaccino anti-Covid un bene comune superando “tutte le barriere e le restrizioni, derivanti dai brevetti e dai diritti di proprietà intellettuale”. Ma esiste purtroppo chi pensa a proteggere i profitti e gli interessi di chi più di tutti ha guadagnato da questa drammatica situazione.