Riscatto della laurea agevolato e pace contributiva ai fini della pensione: quando scadono? I termini sono differenti? A rispondere è direttamente l’INPS, che è intervenuto sul tema con il messaggio 1921 del 13 maggio 2021. Entrambe le soluzioni sono state introdotte dal primo governo Conte con Decreto Legge n.4/2019, poi convertito dal Parlamento con la Legge n.26 dello stesso anno.

Il riscatto della laurea è una misura che aiuta, a fini pensionistici, chi ha frequentato l’università. Durante gli anni di formazione universitaria – sia per i corsi triennali che magistrali o a ciclo unico – non vengono accumulati contributi pensionistici. Grazie al riscatto, è possibile recuperare gli anni di contributi versando una somma all’INPS. L’agevolazione ha lo scopo di garantire un pensionamento anticipato di 3,4 o 5 anni, a seconda della durata degli studi, anche se non continuativi.

La pace contributiva è invece una misura che consente il recupero di buchi contributivi tra diversi lavori, ai fini del raggiungimento dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione. L’istituto è stato pensato a favore dei lavoratori senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (che hanno dunque iniziato a lavorare e a versare contributi dopo questa data).