di E.S.

Ripristinare gli ecosistemi. È stato questo il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021, appuntamento annuale istituito dall’Onu nel 1972 per sensibilizzare la società, globale e locale, ai temi dell’ecologia e della sostenibilità. Quest’anno la ricorrenza ha coinciso simbolicamente con l’apertura del “Decennio per il ripristino dell’ecosistema”, l’impegno preso dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2019. Le sfide sono la riforestazione, la tutela degli ecosistemi, della biodiversità e il contrasto al cambiamento climatico. Per raggiungere questi obiettivi, secondo il programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, sarà necessario che gli investimenti volti a tali scopi vengano triplicati entro il 2030 e quadruplicati entro il 2050. In Molise tutto questo suona quasi come una beffa.

“Nel giro di due giorni, nella vasta area che va da San Polo Matese a Venafro, si sono registrati dei veri e propri attacchi all’ambiente che, a parole, tutti dicono di voler tutelare. Giovedì scorso l’aria insalubre ha causato dei malori in decine di cittadini dell’area matesina. Allertati dalle segnalazioni, i Carabinieri di Bojano si sono recati presso l’impianto di produzione di conglomerati bituminosi e di lavorazione di rifiuti edili speciali, entrambi nel nucleo industriale Campochiaro – Bojano. Venerdì invece l’attenzione si è spostata, di nuovo, sul torrente Rava, per il suo colore salmastro e la presenza di schiume dense e maleodoranti. Intervenuti i Carabinieri di Venafro”, ha dichiarato il consigliere regionale Vittorio Nola (M5S).

“La maggior parte dei fumi e dei presunti sversamenti sembrano avvenire proprio a tarda sera o nel weekend, contando sul fatto che certi uffici addetti al monitoraggio sono chiusi. I cittadini sono esasperati, gli attivissimi comitati non sanno più come denunciare casi di malori e, ancor più grave, di tumori legati al pesante inquinamento della zona. Ho predisposto con i colleghi del MoVimento 5 Stelle Molise un’interrogazione urgente, per cercare di costringere la politica molisana ad affrontare un tema che, troppo spesso, è caduto nel dimenticatoio”.